“La tecnologia al servizio dello Sport”, parola di Andrea Lazzaro di ONESporter
Assieme all’imprenditore e Sport Manager Andrea Lazzaro, founder dell’App ONESporter, abbiamo analizzato il tema della tecnologia nello sport, da più punti di vista. Ma soprattutto va letto nel verso della tecnologia al servizio dello sport. Il che implica che l’apporto umano non deve mai mancare, e quindi Persona first sempre, con l’utilizzo consapevole della tecnologia.
Andrea, raccontaci intanto chi sei?
Sono Andrea Lazzaro, ho 31 anni e da sempre la mia ambizione mi ha portato a credere nelle mie idee facendole diventare molto spesso realtà. Sono un imprenditore, Manager dello Sport laureato in Economia, allenatore di Sci Alpino del massimo grado e allenatore di IV livello Coni, oltre a che, e mi piace sempre dirlo, ex atleta dello sci alpino.
La tecnologia al servizio dello sport, qual è la tua idea?
Siamo nell’era dell’AI, tutti connessi ai nostri smartphone con app di ogni genere e funzione, ma ancora non vedo una vera e propria integrazione tra tutto questo mondo tech e il mondo sportivo. La tecnologia dovrebbe essere, e sono sicuro che sempre di più sarà, al servizio degli allenatori e degli atleti, per migliorare, per prevenire, per leggere i dati, per cercare di evitare gli infortuni, per vincere. Mancando questa spinta verso tale cultura rischiamo di essere poco consapevoli della programmazione che viene fatta con gli atleti, dello stato di forma degli atleti e soprattutto, tante volte, rischiamo di sbagliare strada proprio perché abbiamo quasi paura di farci aiutare dai dati! Ormai questa cosa è imprescindibile: i dati parlano molto chiaro, e devono essere ascoltati e letti nel migliore dei modi, ma soprattutto devono essere visti come un valore aggiunto e non come una perdita di tempo nel reperirli e analizzarli.
Consapevolezza, dunque, è per te una parola chiave?
Da sempre la parola consapevolezza è un pensiero fisso che dava forte ispirazione, soprattutto per il mondo dello sport, dove vedevo e vedo che ancora ne manca troppa. Purtroppo la mia carriera da Atleta è finita molto presto a causa di un grave infortunio ma da li ho potuto capire, grazie al percorso che ho fatto che davvero nel mondo dello sport manca questo tipo di cultura. Prevale troppo spesso la fatidica frase “ho sempre fatto così”. La consapevolezza è una parola che cambia tutto e e questo flusso di dati che oggi la tecnologia può darci sarà certamente un arma vincente, se sfruttata al meglio dagli stakeholders dello sport System.
Grazie a questo nel 2019 sei diventato imprenditore fondando un’app nel mondo dello sci…
Si, era anni che pensavo ad una soluzione fattiva e utile per il mondo dello sport. L’app si chiama ONESporter ed è nata inizialmente con l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare l’approccio al training sportivo. Questa innovativa soluzione è stata progettata proprio per affrontare la crescente necessità di un cambiamento significativo nelle tecniche di addestramento, sfruttando le più avanzate tecnologie digitali. Il problema fondamentale è che ancora oggi manca la collaborazione tra le figure professionali che gestiscono gli atleti e l’utilizzo delle tecnologie digitali per la programmazione, l’esecuzione, l’integrazione, il monitoraggio e l’ analisi dei dati. Tale tesi è supportata anche da molte ricerche scientifiche. La proposta di valore, posta in ONESporter come reale soluzione al problema, è la connessione di tutto il team che sta attorno all’atleta quotidianamente: management, allenatore specifico, preparatore fisico, psicologo dello sport, area sanitaria. L’obiettivo? Collegare gli utenti e creare valore dal know-how di ognuno, per essere sempre aggiornati sui trend dell’atleta in ogni campo offrendo la possibilità di creare una programmazione specifica e condivisa, un diario di allenamento digitale con un algoritmo proprietario che, attraverso l’unione di tutti i dati immessi nell’app crea report dettagliati ed utilizzabili istantaneamente.
Da questo importante progetto l’app è cresciuta e vi siete rivolti anche al mondo del wellbeing aziendale.
Perché gli Atleti sono prima di tutto persone, come lo sono i manager e i collaboratori di una qualsiasi azienda, e come lo siamo tutti noi. Il tema del wellbeing aziendale è quello di mettere al centro le persone per migliorare il proprio benessere personale e la loro produttività in azienda. Da qui il passaggio è stato facile: stavamo facendo la stessa identica cosa nello sport agonistico di alto livello e nel 2023 abbiamo colto una grossa opportunità grazie Carlalberto Guglielminotti, CEO e Founder della nota azienda di stoccaggio di energia, NHOA. Guglieminotti proprio in quel periodo stava creando un programma di wellbeing aziendale tra i più avanzati al mondo, ora funzionante: il NHOA Elite Program. Come dice lui, “le persone sono al centro della strategia di sostenibilità del Gruppo NHOA, dove benessere fisico e mentale sono strettamente legati alla produttività e alla felicità dei dipendenti”.
In tutto questo la nostra parte è stata un tassello importante: ONESporter well-being integra il benessere in un’unica piattaforma che copre aspetti come il benessere lavorativo, fisico, emotivo, sociale ed ambientale: un’app in grado di mettere in relazione tutti i coach dell’azienda (head coach, personal trainer, psicologi e mental coach) in relazione tra loro e il collaboratore di NHOA, in maniera tale che possano usufruire di tutte le funzioni di ONESporter, personalizzate però per un target di persone che ha necessità differenti, ma che dall’altro canto, ha bisogno della stessa consapevolezza!
Un progetto di successo di cui siamo molto fieri anche grazie alle dichiarazioni che ad un anno dall’inizio di questa avventura ha rilasciato Carlalberto Guglielminotti, Fondatore di NHOA Group oltre che Young Global Leader del World Economic Forum “Siamo orgogliosi di avere ONESporter come partner ufficiale del NHOA Élite Program, una delle piattaforme di wellbeing più avanzate al mondo con cui curiamo i nostri oltre 500 collaboratori in 4 continenti sotto tutti gli aspetti del benessere fisico e mentale”.