Ricordate Sportilia? Ospitava la Nazionale e ora è abbandonato
di STEFANO RAVAGLIA
Citiamo direttamente dalle pagine sportive de “La Stampa” del 9 giugno 1994: “E’ il 15 maggio e Roberto Baggio, in ritiro con la Nazionale a Sportilia prima del Mondiale in Usa, chiede un caffè al bar. Corretto? Domanda Micheline, la barista. «Sì, con treccia…» risponde sorridendo il Robi nazionale puntando il dito sulla chioma intrecciata della ragazza. Il ghiaccio è sciolto, il passo verso una nuova capigliatura è breve. Comincia così la trasformazione gullittiana o, meglio, alla Bob Marley, del codino più famoso d’Italia. A raccontarlo è proprio Micheline, ragazza di colore della Guadalupa, da due anni barista del centro di Sportilia. Sguardo ridente, cascata di treccine nere. E soprattutto mani sapienti, brave a miscelare cocktails elaborati. E’ lei, Micheline, la «parrucchiera» del giocatore-simbolo del nostro calcio. Lei che ha trasformato il celebre codino in una piccola giungla di liane intrecciate. Lo svela divertita e un po’ stupita da questo improvviso spicchio di notorietà. Ha visto i giornali che mostrano le foto delle trecce di Baggio, appena sbarcato in America. Un look mondiale destinato a soppiantare quelli di Higuita e Valderrama. «Sì, quelle trecce gliel’ho fatte io. Come è successo? Lui è venuto al bar, ha guardato la mia acconciatura e mi ha chiesto semplicemente: “Come si fanno quelle treccine?”. Facile, se vuole ci penso io». Detto e fatto”. Abbiamo scelto questo aneddoto non per parlare di Baggio o della graziosa fanciulla parrucchiera, ma di Sportilia. Il centro sportivo creato nel 1990 e sito a Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena, e che in quell’estate di 31 anni fa coccolava la nazionale pronta a partire per quel Mondiale concluso amaramente contro il Brasile, perdura in uno stato di abbandono dal 2022. Il centro, come ricorderete, ospitava sempre il raduno estivo degli arbitri. Sino ad oggi sono stati portati vari progetti, ma nessuno di questi è stato rilanciato nonostante lo scorso anno l’Istituto del credito sportivo avesse promesso una riflessione seria.
A sollevare il tema è stata la deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari, che ha presentato una interrogazione al Ministro dello sport e dei Giovani: “Dopo la chiusura nel 2022 – spiega Tassinari – il centro è andato incontro a un progressivo deterioramento, nonostante le sue potenzialità e l’interesse di diversi soggetti italiani e stranieri pronti a investire in progetti dedicati a sport, sostenibilità, educazione e inclusione”. Nell’interrogazione, la parlamentare azzurra chiede al Governo di verificare la coerenza tra la missione dell’ICSC e la gestione attuale della struttura, per evitare sprechi di risorse pubbliche e la perdita di un bene di interesse collettivo. “Con un investimento contenuto – aggiunge – Sportilia potrebbe riaprire gradualmente e tornare a essere un luogo di sport, aggregazione e inclusione, un volano per il turismo sportivo e per l’economia del territorio”. Tassinari propone inoltre la creazione di un tavolo tecnico con il Ministero, il CONI, Sport e Salute S.p.A., la Regione Emilia-Romagna e gli enti locali, per definire un piano di rilancio del centro e valutarne l’inserimento tra i poli sportivi di interesse nazionale. “Sportilia può diventare anche un punto di riferimento per gli sport femminili, colmando un vuoto strutturale che ancora oggi penalizza il movimento del calcio femminile e altre discipline. Sarebbe un segnale importante di equità e crescita per lo sport italiano”. E noi tutti speriamo possa essere davvero così.
            