La Startup Aliquo, i vestiti per bambini con il Cash back per favorire lo sport
Di Marta Mulè
Ogni genitore si sarà trovato nella situazione di dovere aggiornare l’armadio dei propri figli e di dovere mettere da parte vestiti anche in ottime condizioni perché diventati ormai troppo piccoli. È successo anche a Rocco Valle, che nel 2023 ha fondato con il socio Alessandro Hoz la startup Aliquo con lo scopo di rivoluzionare il modo in cui pensiamo all’abbigliamento per bambini, con un’iniziativa sostenibile e innovativa.
“Il progetto nasce due anni fa e diventa più strutturato durante il 2024”, ci spiega Hoz. “Lo lanciamo con un modello molto semplice: vendiamo abbigliamento, lo ricompriamo ai genitori quando non va più bene, lo ritiriamo, lo ricondizioniamo e lo vendiamo ancora. Abbiamo capito che questo schema diventa veramente efficace nel mondo dello sport perché i bambini delle giovanili cambiano continuamente taglia e la squadra obbliga i genitori a comprare ogni anno tutto l’abbigliamento. Noi facciamo due cose: vendiamo la divisa come qualunque altro fornitore, ma con la promessa che a fine stagione la ricompreremo dai genitori, la ricondizioneremo e la metteremo di nuovo in vendita. Il nostro progetto è sostenibile, attento alle tematiche ambientali e permette alle famiglie di spendere meno”.
I vestiti di Aliquo sono i primi con il cashback: l’azienda promette di riacquistare tutti i vestiti che vende, dando un credito che corrisponde al 25% del valore di acquisto e che può essere speso o per comprare altri vestiti o, se il bambino è iscritto in una società sportiva che ha scelto Aliquo come fornitore, per scontare parte della divisa sportiva. In più, Aliquo ritira anche prodotti che non sono stati acquistati da loro: in questo caso viene fatta una valutazione e allo stesso modo viene dato un credito.
“Per i genitori sarebbe molto difficile vendere questi vestiti, perché dovrebbero trovare un bambino o una bambina della stessa taglia dei loro figli, che va nella stessa squadra e che è disposto ad accettare di comprarli o farseli regalare”, prosegue Hoz. “Noi, quando i genitori ci consegnano un prodotto, facciamo due attività di rigenerazione: la prima è quella di igienizzazione e lavaggio, la seconda sono piccole riparazioni e poi diamo loro una valuta che possono spendere sul nostro sito. Non limitiamo l’utilizzo di questo credito solamente per comprare altre divise, ma abbiamo più di 20.000 prodotti ricondizionati. La cosa più rivoluzionaria è questa: molti fanno la vendita di materiale sportivo, ma questi negozi non hanno prodotti standard, noi invece abbiamo unito questi mondi e c’è la possibilità di spendere il credito da una parte e dall’altra”.
Aliquo lavora per una fascia di età da 0 a 12 anni, ha un punto vendita fisico a Milano, ma lavora soprattutto online come un e-commerce. Ad oggi collabora con circa dieci società tra scuole e squadre e può contare su circa 3.000 clienti lato sportivo e altri 10.000 che comprano vestiti di altro tipo. “La vendita alle squadre è online, quindi evitiamo loro qualunque tipo di gestione di magazzino. Quando una squadra ci sceglie come fornitori, noi mandiamo nella loro sede un campionario di prodotti con tutte le taglie, i genitori possono provare le divise con i bambini, c’è un cartellino con un QR code accanto a questi campioni e da lì possono andare sul nostro sito per fare l’acquisto”.
Il risparmio è su tutta la filiera perché l’abbigliamento non viene prodotto, ma soltanto distribuito. Inoltre, manca il trasporto dall’Asia, dove si concentra la produzione di questo materiale e questo riduce tantissimo lo spreco di risorse. “Fino ad ora i nostri clienti hanno utilizzato più di 15.000 capi ricondizionati, con un risparmio totale di circa 25 tonnellate di CO2. Dato che stiamo crescendo, l’anno prossimo abbiamo in mente di prendere un magazzino più grande per potenziare la nostra parte di fornitura e diventare ancora più veloci per poter andare incontro alle esigenze dei clienti”.
Essendo un e-commerce, Aliquo opera in tutta Italia, con focus sulla Lombardia e in particolare sul calcio giovanile. Per tutte le info: www.aliquo.it.
