Ministro Apodi a Borca di Cadore: ” Saranno Giochi meravigliosi, di promozione della cultura sportiva”
AMi.CO. Milano – Cortina
di Mariella Lamonica
Da un lato la storia e l’eleganza, dall’altro un countdown che si fa sempre più impietoso e che diminuisce in maniera inversamente proporzionale all’adrenalina tipica dell’attesa: lo sa bene il Ministro dello Sport Andrea Abodi, presente a Borca di Cadore in occasione della “rinascita” del Park Hotel Des Dolomites. Un racconto affascinante lungo centovent’anni, un racconto che parla di un hotel capace di trasformarsi in rifugio ed ospedale, candidandosi ora, inevitabilmente, a cuore pulsante delle prossime olimpiadi invernali, Milano – Cortina.
“Questa struttura piace ma non è scontato, ed è la sintesi del dono di Dio, ovvero la natura, capace di coniugarsi con la capacità dell’essere umano di preservare e valorizzare nel tempo. Basta mettere il naso fuori da qui, fare un 360 e rendersi conto che questa unione di bellezza ristora l’animo e aiuta a rilassarsi, entrando in una dimensione umana che non ci è concessa nella vita di tutti i giorni”.
Poi il focus si sposta, ovviamente, su Milano – Cortina.
“Le olimpiadi sono un’opportunità straordinaria e di questa opportunità ne beneficeranno più di 22 mila kmq, il mondo (sono previsti 2 miliardi di telespettatori ndr) potrà scoprire più da vicino le Dolomiti, lo farà anche grazie all’alimentazione generata da Olimpiadi e Paralimpiadi capaci di aiutare lo sviluppo dell’ambiente nel pieno rispetto dello stesso, ma tutto ciò verrà apprezzato ancora di più quando sarà completo, quando potremo misurare la soddisfazione di coloro che vivono in questi territori, degli operatori economici ma anche di chi nutre dubbi, la speranza è che la nostra visione più ampia si trasferisca nella presa ad atto degli scettici”.
Che giochi si aspetta è presto detto. “Meravigliosi, di dimensione umana. I cantieri sono ancora aperti perché stanno curando i dettagli, ma sono certo che vinceremo anche la sfiducia delle numerose sfide che ci sono state lanciate dove la parola più semplice che abbiamo ascoltato è stata “impossibile”; ci siamo concentrati sull’operosità, dando fiducia a chi questi cantieri li sta vivendo da dentro ed ha percepito il senso dell’impresa”.
Non poteva mancare un appunto su Federica Brignone, nominata portabandiera proprio nella giornata di venerdì insieme ad Amos Mosaner, Arianna Fontana e Federico Pellegrino (2 su Cortina e 2 su Milano), e che ha confermato la sua partecipazione all’evento dopo il terribile infortunio, tramite il Presidente del Coni, Buonfiglio.
“Innanzitutto spero che la squadra azzurra possa presentarsi nelle migliori condizioni possibili, arrivano segnali confortanti da questo punto di vista – afferma il Ministro dello Sport Abodi – e per quanto riguarda Brignone so che aveva un sogno, fare la portabandiera, oltre quello di partecipare, chiaramente, credo che la sua volontà abbia fatto la differenza, la determinazione aiuta l’organismo a rigenerarsi più velocemente e più efficacemente”. “E poi lei è speciale – prosegue Abodi – il suo sentimento fa da corroborante metabolico, e farà di tutto per essere anche competitiva, perché Federica non sa “solo” partecipare, vuole sempre dimostrare di essere migliore delle altre”.
Si è parlato tanto anche del post Olimpiadi e di tutto quello che sarà, il Ministro non si tira certo indietro quando c’è da andare oltre e guardare sul lungo termine.
“Il lascito a questo territorio sarà certamente quello di infrastrutture più efficienti, in alcuni casi rigenerate, che continueranno ad essere utili per la scuola italiana delle tre discipline, una scuola che si era inaridita a causa proprio delle mancanze delle infrastrutture, in quei casi diventa difficile coltivare la vocazione, sono convinto che anche grazie alla collaborazione con la FISI e la Federazione Italiana Sport Ghiaccio, questa scuola, partendo proprio dal bob, riprenderà vigore e promozione”. “Torneremo ad essere centro di eccellenza internazionale perché tutti i paesi per un anno troveranno in questa pista, sia per qualità tecniche, sia per le caratteristiche ambientali, un elemento di eccellenza che merita di essere frequentato e vissuto, questo sarà un bel pezzo di eredità”. Ma non solo: “Gioverà di un miglioramento anche il palazzo del ghiaccio che è stato rigenerato con la possibilità di avere una centrale unica di refrigerazione con la pista di bob, vuol dire economia ambientale ed energetica e mi auguro che ciò venga premiato e percepito, è chiaro che bisogna avere la pazienza di aspettare il tempo che verrà dopo, perché le eredità annunciate sono degli auspici nello spirito con cui abbiamo lavorato, ma quello che conterà saranno poi i risultati che potrete anche raccontare”.
Olimpiadi e paralimpiadi insieme anche per un fattore di promozione della cultura sportiva? Il ministro non ha dubbi. “Soprattutto i grandi eventi fanno venire voglia di fare sport, quante volte abbiamo assistito anche in tv a gare che sono valse un primo approccio o un rafforzamento della volontà di praticare, qui ci concentriamo sul programma invernale e quindi tutto quello che riguarda il ghiaccio, ma sono convinto che la cultura sportiva e la cultura dei valori olimpici torneranno utili per la promozione della sport esattamente come recita la costituzione, che ne riconosce il valore educativo, sociale e del benessere psicofisico, ma dobbiamo anche dire grazie a questi grandi avvenimenti perché spingono nel farlo diventare un diritto soprattutto invogliando, diventa una percezione consapevole del benessere”.
