Real Eyes Sport, per una “visione” sempre più completa di attività sportiva
di FRANCESCO MAFERA
In un’Italia dove l’accesso allo sport non è ancora una garanzia per tutti, Real Eyes Sport è una di quelle realtà che ha deciso di cambiare le regole del gioco. Lo fa con determinazione e una visione chiara: rendere la pratica sportiva un’esperienza viva, inclusiva e formativa per bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, offrendo loro la possibilità di crescere in un ambiente dove il movimento non è solo attività fisica, ma autonomia, scoperta, relazione.
L’ approccio studiato per le fasi dello sviluppo motorio
Il nuovo modello proposto si sviluppa in modo organico, seguendo i tempi della crescita e i bisogni specifici di ciascun bambino. Tutto comincia con Spazio al Gesto, un programma oggi attivo in ben 18 città italiane, pensato per avvicinare i più piccoli al movimento. Non si tratta semplicemente di “fare sport”, ma di esplorare, sentire, sperimentare. Attraverso il gioco e l’attività motoria di base, i bambini iniziano a prendere confidenza con il proprio corpo e con lo spazio che li circonda, in un ambiente che li accoglie e li guida senza forzature.
Con il tempo, chi partecipa ha la possibilità di accedere a proposte sportive più strutturate, pensate per rispondere sia alle potenzialità individuali, sia alla voglia di mettersi in gioco in nuove discipline. Nascono così i percorsi specialistici, dedicati al calcio a 5 per ipovedenti, all’atletica leggera, al blind baseball, al tennis e al nuoto, quest’ultimo incluso all’interno del progetto Spazio all’Acqua. Ogni sport viene adattato, reso accessibile e proposto in modo da garantire un’esperienza completa e gratificante, in cui il limite visivo non è mai un ostacolo, ma una caratteristica da cui partire per costruire nuove abilità.
I cardini del processo di formazione
Alla base di tutto questo c’è un lavoro profondo sulla formazione. Gli istruttori e le guide che accompagnano bambini e ragazzi in ogni fase del loro percorso sono preparati secondo un approccio educativo che non lascia nulla al caso. Non si tratta solo di saper insegnare una disciplina, ma di saper ascoltare, osservare, motivare. Il cuore di questo approccio si fonda su tre elementi essenziali: l’inclusione autentica, che riconosce e valorizza l’unicità di ciascun partecipante; lo sviluppo dell’autonomia, inteso non solo come capacità di muoversi nello spazio, ma anche come crescita personale e decisionale; e infine la costruzione della fiducia in sé, un processo che si alimenta attraverso piccoli successi, nuove sfide affrontate e superate, relazioni significative nate sul campo o in piscina.
È in questo contesto che lo sport rivela la sua forza trasformativa: non come prestazione, ma come esperienza educativa potente, capace di restituire senso, dignità e possibilità concrete a chi spesso, fuori da questi spazi, si trova a fare i conti con barriere e stereotipi.
Un modello seguito dalle imprese
Real Eyes Sport, però, non agisce da sola. La sua forza sta anche nella rete di realtà e persone che scelgono di sostenerla. In particolare, le aziende possono giocare un ruolo fondamentale in questo processo, scegliendo di affiancare concretamente i progetti attivi sul territorio. È un’occasione preziosa per contribuire alla nascita e alla crescita di contesti sportivi in cui ogni bambino, indipendentemente dalla propria condizione visiva, possa sentirsi protagonista, parte di un gruppo, libero di esprimersi.
Le forme di collaborazione sono diverse e modellabili in base alle esigenze e alle sensibilità di ciascuna impresa: dalla sponsorizzazione diretta di un progetto, alla fornitura di attrezzature e materiali sportivi accessibili, fino al sostegno dei percorsi di formazione per nuovi istruttori o all’attivazione di iniziative di volontariato aziendale.
L’esperienza dello sci nautico
Un progetto quello di Real Eyes Sport che sta allargando I propri confini affinchè nessuna attività debba essere preclusa., non vedere non significa vivere nell’oscurità, ma allenarsi ogni giorno a vedere con occhi diversi, occhi nuovi. E dar vita cosi ad un vero miracolo in ogni stagione. Una esperienza che, a prima vista, sembra essere impraticabile ma che in realtà può essere frutto di impegno e applicazione costanti, come anche nel caso dello sci nautico.
Una nuova frontiera delle possibilità che questa realtà concede e che, come ricorda anche il Presidente della ASD Real Eyes Sport, Daniele Cassioli, nonché istruttore della disciplina, rompe ogni limite, permettendo a sempre più ragazzi di dire: “ce la sto facendo!”. In quell’istante tutto prende forma e lascia la consapevolezza che davvero si stia lasciando un segno nelle loro vite. In un connubio nel quale vengono ridefiniti i contorni del possibile ed ogni prima volta diventa “un esercizio di fiducia reciproca”.
In questo contesto si verifica un interscambio tra istruttori e neofiti di questa attività: un ambito nel quale come insegni, riesci anche ad assorbire e laddove se offri, sei pronto a ricevere. Perchè ti poni in ascolto nel tuo essere guida ma, al tempo stesso, anche colui o colei che si lasciano sorprendere.
Il significato più puro dell’iniziativa
Scegliere di supportare Real Eyes Sport non significa solo fare beneficenza. Significa entrare a far parte di una comunità attiva, che crede in un’idea di sport dove nessuno resta indietro, e dove ogni traguardo raggiunto è frutto di un lavoro corale. Un’opportunità per generare valore sociale condiviso, investendo in un futuro più giusto, più umano, più libero per tutti.