Fare squadra contro la violenza, progetto dell’Area CSR della LND
Roma, 6 novembre 2025 – In campo contro ogni forma di violenza sulle donne, nel calcio, con due genitori fiorentini, Massimo e Paola, che hanno perso la figlia Michela, vittima di femminicidio. Incontreranno club della Lega Dilettanti per parlare della storia di Michela e, al termine, assieme alle calciatrici e ai calciatori saranno impegnati nell’affissione di frasi “ostili”, oggetto della campagna social della LND contro ogni forma di violenza . Un gesto semplice, che vuole essere un gesto di responsabilità e di condivisione, tutti assieme come una squadra, nella lotta ad ogni forma di violenza.
“Fare squadra contro la violenza” partirà da Sesto Fiorentino, alle porte di Firenze, città dei genitori di Michela, alla biblioteca Ragionieri, martedì 11 novembre alle 17, con il primo incontro con un club della LND, la ASD Rinascita Doccia, in un confronto organizzato in collaborazione con il Comitato Regionale Toscana della LND. Interverranno anche il Comune di Sesto Fiorentino, il Coni Toscana e il Centro Antiviolenza Artemisia.
Il progetto nasce da un’idea della giornalista Gaia Simonetti con il supporto dall’Area Responsabilità Sociale della Lega Dilettanti, che ha lanciato anche una campagna social su frasi legate ad un amore che non è amore.
“E’ geloso perché mi vuole bene”, ed ancora, “è mia e non sarà di nessun altro”: sono alcune delle frasi della campagna sociale contro la violenza, indicate dalla stessa mamma Paola.
“Il calcio deve fare la sua parte nella lotta alla violenza di genere – afferma Luca De Simoni, coordinatore Area Responsabilità Sociale della Lega Dilettanti – ricordando che la violenza non è solo fisica, ma anche psicologica e verbale. Penso alle vessazioni che spesso sentiamo nei cori agli stadi rivolte alle atlete, ma anche alle spettatrici e in uno sport a predominanza maschile dobbiamo farci portatori dei giusti messaggi”.
“Ogni giorno portiamo nelle scuole e nei luoghi dei giovani la storia di nostra figlia – dichiarano Paola e Massimo, genitori di Michela- che a 31 anni aveva la vita davanti e tanti sogni da realizzare. Crediamo che il calcio possa essere un ambasciatore potente di messaggi che valorizzano la vita e il rispetto di essa. Lo dobbiamo a nostra figlia e a tutte le bambine e donne che sono vittime di violenza”.
“Il Comitato Regionale Toscana LND ha sempre aderito con convinzione alle iniziative che in questi anni la Lega Dilettanti ha portato avanti contro la violenza sulle donne – afferma Paolo Mangini, presidente Comitato Regionale LND- e, in particolare, nelle ultime stagioni abbiamo cercato di sensibilizzare le squadre delle nostre società, più di 600 in tutta la Toscana, contro ogni forma di violenza sulle donne. Abbiamo invitato, ad esempio, tutte le nostre affiliate a colorare di rosso almeno un seggiolino all’interno del proprio impianto come segno permanente in ricordo delle vittime di femminicidio; non solo, nel contempo abbiamo chiesto di affiggere una targa per ricordare sempre che esiste un servizio pubblico e gratuito, il numero di telefono 1522, attivo 24 ore su 24, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle donne vittime di violenza e stalking. Quest’anno infine, siamo orgogliosi di essere stati scelti come prima regione per ospitare un evento dal significato così profondo nella speranza che il grido di dolore di questi genitori aiuti i nostri giovani a vivere un rapporto di coppia sano e dia la forza alle donne oggetto di vessazione e violenza, di denunciare gli aggressori”.
“Contro la violenza sulle donne possiamo vincere solo giocando come una squadra, in cui ognuno e ognuna di noi fa la propria parte – afferma l’assessore allo sport del Comune di Sesto Fiorentino, Damiano Sforzi – Per questo siamo particolarmente orgogliosi che questa serie di iniziative della lega nazionale dilettanti parta da Sesto Fiorentino. Ringraziamo tutti per averci scelto e restiamo a disposizione per continuare in questa battaglia con le nostre società e nei nostri impianti sportivi”.
