Ecco come Quarto Posto vuole “riscrivere” lo Sport italiano: l’analisi semantica dei nostri neologismi
Vogliamo avviare una nuova narr-azione dello Sport. Vogliamo ridefinirne i perimetri valoriali. Vogliamo riscriverne le regole non scritte. Vogliamo rimodulare pensieri e parole dominanti.
Le parole, già, che possono avere una forza dirompente, a patto che poi siano riempite di contenuto e non solo contenitore.
Come quelle che ho deciso di ideare, e promuovere, per lanciare la rievoluzione di Quarto Posto.
Da anni, ripeto che lo “Sport giovanile, soprattutto nel calcio ma non solo, è un Sistema Risultatocentrico che si nutre, e alimenta, Adulti Risultatopatici”.
Ecco, perchè è nato Quarto Posto, la Grande Bellezza dello Sport, oltre il Risultato.
E se le parole contano, ecco l’analisi semiotica e semantica dei termini #risultatopatici e #derisultatizzato a cura della nostra Silvia Sardi
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Analisi semiotica e semantica dei vocaboli “risultatopatici” e “derisultatizzato”
A primo acchito possono sembrare uno scioglilingua, ma hanno un’efficacia comunicativa pazzesca.
Che cosa sono la semiotica e la semantica.
La semiotica è la disciplina che studia i segni e i sistemi di significazione, ossia il modo in cui le persone creano e interpretano significati attraverso..
La semantica è la disciplina che studia il significato delle parole, delle frasi e dei testi all’interno di un sistema linguistico. Si occupa di analizzare come i significati vengono espressi e interpretati nel linguaggio, indagando le relazioni tra segni linguistici (parole o simboli) e ciò che essi rappresentano nel mondo.
I termini “risultatopatici” e “derisultatizzato” non sono canonici nella lingua italiana, ma rappresentano esempi di neologismi (ideati dal nostro direttore Alessandro Crisafulli) costruiti per evocare significati specifici. Di seguito, una breve analisi semiotica e semantica di entrambi.
RISULTATOPATICI
- Struttura e composizione:
- È un composto formato dalla parola “risultato” (elemento centrale) e il suffisso “-patici”, derivato da “-patia” (dal greco pathos, “sofferenza”, “passione”).
- Il suffisso implica una relazione di dipendenza, ossessione o inclinazione verso qualcosa.
- Significato proposto:
- “Risultatopatici” si riferisce a persone o gruppi eccessivamente ossessionati dal conseguimento di un risultato, spesso a discapito del processo, dell’etica o della qualità.
- Analisi semiotica:
- Il termine si costruisce sull’associazione simbolica tra la ricerca spasmodica di risultati e la malattia (-patia come sofferenza o distorsione).
- Funziona come un dispositivo di critica culturale, rivolto a contesti dove il risultato è visto come il fine assoluto (ad esempio nello sport, nell’istruzione o nel lavoro).
- Uso contestuale:
- Può essere usato in modo ironico o polemico per descrivere individui o sistemi che valorizzano esclusivamente il raggiungimento del successo.
DERISULTATIZZATO
- Struttura e composizione:
- È un participio passato derivato dal verbo ipotetico “derisultatizzare”, che si forma con il prefisso “de-” (dal latino de, che indica rimozione o negazione) e la radice “risultato”.
- Il suffisso “-izzare” implica un processo di trasformazione.
- Significato proposto:
- “Derisultatizzato” descrive uno stato o una condizione in cui l’importanza del risultato è stata rimossa o ridimensionata. Il focus è spostato sul processo, sull’apprendimento o su altri aspetti dell’attività.
- Analisi semiotica:
- Il termine si costruisce sulla negazione simbolica del valore dominante del “risultato” come unica misura di successo.
- Propone una visione alternativa in cui altri valori (es. esperienza, crescita personale) sono privilegiati rispetto alla mera performance o esito.
- Uso contestuale:
- È applicabile in contesti educativi, sportivi o artistici, dove si promuove il valore intrinseco dell’attività stessa rispetto al risultato finale.
Confronto semantico
- “Risultatopatici” enfatizza un atteggiamento patologico verso il risultato, descrivendo una condizione di dipendenza o fissazione.
- “Derisultatizzato” propone il superamento di questo atteggiamento, suggerendo una liberazione dalla tirannia del risultato.
Implicazioni semiotiche e culturali
- Critica ai sistemi dominati dai risultati:
- Entrambi i termini emergono come strumenti critici nei contesti contemporanei in cui l’importanza del risultato è ipertrofica (es. competitività aziendale, sportiva o educativa).
- “Risultatopatici” denuncia il problema, mentre “derisultatizzato” offre un modello alternativo.
Potenza evocativa del linguaggio:
- I suffissi e i prefissi utilizzati evocano immediatamente un campo semantico chiaro (malattia, trasformazione, negazione), rendendo i termini efficaci per discutere temi complessi in modo sintetico.
Valore ideologico:
- Questi termini possono alimentare dibattiti
su come società, istituzioni e individui bilancino valori come successo, crescita personale, e benessere.
In sintesi, “risultatopatici” e “derisultatizzato” non sono solo parole evocative, ma strumenti concettuali per interrogarsi su come il risultato venga percepito e valorizzato in vari contesti.