A Madrid senza luce: una vita da Ormezzano
di STEFANO RAVAGLIA
Venticinque Olimpiadi (sΓ¬, 25), reportage da Cape Canaveral e Cina, una passione per il granata e una massima storica: “Nella vita ho avuto tante fortune, tra cui quella di non nascere donna a Kabul e juventino a Torino”. Di fortuna certamente ne ha avuta chi ha incontrato o parlato con Gian Paolo Ormezzano, scomparso a Santo Stefano a 89 anni, decano dei giornalisti sportivi in Italia.
Di quelli che poi non erano proprio giornalisti, ma narratori: sempre e dovunque Ormezzano, bravo e beato nel navigare in un’epoca in cui si poteva fare tutto se facevi il giornalista. Pochi filtri degli uffici stampa, rapporti piΓΉ diretti con gli addetti ai lavori (ciclisti, calciatori, allenatori e via dicendo) e un’epoca tutta da scrivere. Giornalista dal 1953, ha raccolto tutto il suo vissuto in uno scritto magistrale da leggere a tutti i costi: “Io c’ero davvero”, narrazione umile e spensierata di piΓΉ di sessant’anni di avventure, ma se mi permettere anche un indiretto sberleffo a chi oggi fa le cronache delle partite dal PC sul divano e verso chi al massimo l’unico viaggio che fa Γ¨ da casa alla redazione.Β
C’Γ¨ stato davvero, Ormezzano, soprattutto (pesco solo una carta dal mazzo degli aneddoti) quella volta che il gran Milan sacchiano, giΓ campione d’Europa in carica,Β ribecca il Real Madrid negli ottavi di Coppa dei Campioni 1989-90 dopo la cinquina della stagione precedente. Andata piΓΉ modesta stavolta, 2-0, Rijkaard e Van Basten. Ma al ritorno al Bernabeu, oggi gioiello di modernitΓ e un tempo una disordinata bolgia, Γ¨ dura per lui lavorare come racconterΓ sulle colonne de “La Stampa”: Β«πππππ£ππππ ππ ππ’ππ, πππ π£πππ π πππ π πππππ ππππππ. πππππ‘π ππ’ππ πππ πππππππππ ππ πππ ππππ¦ πππ πππππ’π‘ππ π‘πππ’π‘π π π’πππ ππππππβππ. πππππππππ πππππβπ π πππππππβπ π‘ππ ππ ππππππ ππ πππππ. πππ πππππ£ππππ, π’ππ π πππππ π‘ππ πππππ§πππ‘π‘π, πππ πππ£ππππ‘π, π π‘ππππ ππ πππ£ππππ. π·πππ’πππ‘π πππ ππππβπππππ ππ π ππππ π πππππππ‘π‘π, πππππππ πππ£π’π‘π πππππ π‘ππ’ππππ π’ππ π ππ‘π’ππ§ππππ πππππππππ ππ πππππππππ π‘π πππ ππππππππ ππ ππ’πππ ππ π πππ-πππππ, π’π ππ’πππ πππππππ‘π ππ 100 ππππ ππππ πππ π ππ π πππππ‘π ππ 50 ππππ π πππ§π πππππππ‘π‘πΒ»
Anni ruggenti si dirΓ , e talvolta alcune tribune stampa sono pure restate uguali a quarant’anni fa (sigh). Per la cronaca finisce 1-0: il Milan limita i danni dopo la rete del “Buitre”, e avanzerΓ ancora una volta verso la finale e il bis europeo a Vienna in maggio. Chi oggi puΓ² fare un racconto cosΓ¬? Chi senza pietΓ denuncerebbe con quel tocco di velata ironia proprio del Gian Paolo le condizioni complicate di chi deve fare il “mestieraccio”?
Ormezzano era questo, ricamatore prodigo di svolazzi indimenticabili e avventure che purtroppo, a giudicare dall’andazzo, rischiano di finire nel cassetto. Sta a noi, addetti al mestiere, tenerli vivi come la sua memoria. Soprattutto quando saremo in uno stadio a caso con una tribuna stampa fatta di sedioline bianche tra il popolo in piedi.