Sport al Femminile: L’ora del cambiamento con All Women’s Sports Network
Quando si parla di gender gap nello sport uno dei temi più significativi riguarda la maggiore visibilità e popolarità che ha lo sport maschile rispetto a quello femminile. L’utente, in maniera più o meno consapevole, finisce per guardare quello che gli viene proposto e, se si parla di sport, appare evidente che chi organizza i palinsesti televisivi o i tornei sceglie deliberatamente di riservare quasi sempre gli spazi migliori ai match maschili, inducendo le atlete ad accontentarsi di quello che resta. Per questo diventa difficile accendere la tv e trovare una partita di qualunque sport declinato al femminile e, in media, questo accade molto più frequentemente se parliamo di sport maschile.
Qualcuno sostiene che questa scelta deriva dalla richiesta del pubblico, che ritiene che lo sport maschile abbia più attrattiva o che sia tecnicamente più spettacolare. Raramente ci si sofferma a pensare che, forse, parte del problema risiede nel fatto che alle atlete non vengono date le stesse possibilità e che, solo se si partisse davvero ad armi pari, potrebbero essere fatti confronti sensati. Ci sono discipline, come il calcio, dove il livello tecnico è sicuramente diverso perché è ancora in atto un cambiamento culturale che vede le donne appropriarsi di quello spazio che per decenni è stato appannaggio di soli uomini. Ma ce ne sono altre, come la pallavolo, dove questo dislivello non esiste e non è un caso che si tratta di uno sport che, fin da quando è stato inserito nel programma olimpico a Tokyo 1964, prevedeva sia il torneo maschile che quello femminile. Questo ha permesso uno sviluppo in parallelo e ha reso lo spettacolo estremamente piacevole in entrambi i casi.
Il pubblico va anche educato ed è per questo che l’attrice Whoopi Goldberg, da sempre vicina ai diritti delle donne, ha deciso di tentare di riequilibrare l’offerta con un nuovo canale televisivo interamente dedicato allo sport femminile chiamato All Women’s Sports Network (AWSN). Questo canale è disponibile in 65 paesi tra cui India, Filippine, Giappone e Stati Uniti e offre in diretta partite di sport femminile di alcune delle leghe più importanti come UEFA, FIBA, WTA e WNBL.
«Sono undici anni che lavoro a questa idea e non riuscivo a capire perché le persone continuavano a dirmi che le donne non sarebbero state interessate, perché sapevo che non era la verità. Le donne praticano sport in tutto il mondo, ma ci sono sport di cui non sappiamo nulla e che non sappiamo essere praticati da donne», ha spiegato Goldberg. «Se nessuno ti dà modo di vederlo e se nessuno ti dice che quella possibilità esiste anche per te tu penserai che non sei fatta per questo. Ho una pronipote di 10 anni e lei merita di vedersi rappresentata in ogni sport che esiste. Ho pensato allora che c’era bisogno di un canale di sport femminile con eventi di tutto il mondo. Non è vero quando si dice che le donne non badano a queste cose. Noi prestiamo attenzione a tutto: portiamo i nostri figli a fare sport, andiamo coi nostri mariti a vedere le partite, vogliamo vedere anche noi stesse praticare questi sport. Troppe persone hanno in testa idee obsolete su chi sono le donne e cosa vogliono. Le donne vogliono tutto quello che vogliono anche gli uomini: vogliamo uscire e divertirci, vogliamo giocare a tennis, basket, hockey, curling. Ma ci sono così tanti sport che le donne stanno praticando e che hanno praticato a cui nessuno ha prestato attenzione e io punto a cambiare questa cosa. Voglio dare loro la giusta attenzione e, se voglio farlo io, so che ci sono almeno 5-6 milioni di altre persone che vogliono fare lo stesso. Le donne nello sport è un concetto il cui tempo è finalmente arrivato».
Co-fondata da Whoopi Goldberg e Jungo TV, AWSN fornisce un’ampia piattaforma per il riconoscimento e la celebrazione delle atlete. L’obiettivo è quello di correggere lo squilibrio nella rappresentanza sportiva, sostenendo la causa delle atlete e colmando le lacune globali nella trasmissione dello sport.
Un’idea semplice, ma efficace. Un’opportunità in più per vedere in maniera più profonda cosa succede nello sport e per incuriosire appassionati e non, uomini e donne, insieme. Chissà che non arrivi presto anche in Italia.