Diffusione Sport, un modello di volley “all inclusive” richiama a Imola 600 baby atleti
di LUCA CORSOLINI
C’è un napoletano a Imola. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma anche se divertente questa storia di un ragazzo di Napoli, Ercolano per la precisione, che per amore e amore del volley ( l’accostamento non è irriverente: ha sposato una giocatrice ) arriva in Romagna, fonda una società di pallavolo che a ottobre compirà 20 anni senza mai aver deviato dalla via maestra di non far pagare nessuna quota alle ragazze, dunque alle famiglie per giocare; che imbandiera tutto il suo condominio per lo scudetto del Napoli di Spalletti (va da se’, i coloro sociali di Diffusione Sport, la sua società, sono il bianco e soprattutto l’azzurro ), che organizza convegni e incontri per tutte le società e non solo di
volley del territorio. ”Non siamo in competizione tra di noi, l’avversario da battere sono gli stili di vita non corretti”, sempre all’insegna della Generosità contagiosa (l’ultimo libro che sta leggendo, ma non il primo che legge di Chris Anderson ); è soprattutto una storia
interessante.
Parliamo di Pasquale De Simone e parlarne a inizio anno significa raccontare uno dei suoi gioielli. Baby Volley, un torneo giovanile che quest’anno manda in campo la cifre record di 54 formazioni, tra il 2 e il 3 gennaio, con squadre in arrivo da 5 regioni e persino da Parigi,
squadre e famiglie che a Imola incontreranno una società modello che ha scoperto e scopre per il territorio il valore sociale dello sport raccogliendo, come risposta al suo impegno, la partecipazione di 85 genitori come volontari per ogni evento organizzato da Diffusione Sport.
“Noi crediamo – dice Pasquale – che lo sport sia uno degli strumenti essenziali nel processo educativo delle ragazze per questo vogliamo che sia a messo a disposizione delle famiglie gratuitamente. Come resistiamo ? Organizziamo eventi di ogni tipo, come fossero i tanti appuntamenti di una famiglia, anche tornei di alto livello, e da questo ricaviamo le risorse economiche che sostengono il nostro progetto di sport gratuito”.
Battute, schiacciate, palleggi: il gioco è sempre quello. E’ diverso come viene applicato da Diffusione Sport:”Puntiamo sul crowdfunding e non solo. Dal 5 per 1000 ad esempio ricaviamo una buona parte delle risorse necessarie: siamo tra le prime società sportive dell’intera provincia di Bologna per somma raccolta e numeri di domatori”.
Ecco spiegata insomma la Generosità contagiosa codificata a Imola ben prima che diventasse il tema del libro di un guru della tech economy: “Il senso di appartenenza – spiega ancora De Simone -alla nostra associazione è il fulcro della nostra attività. In questi anni ci siamo impegnati anche per far sì che chi si è avvicinato a noi e poi è stato costretto ad abbandonare le attività della scuola di pallavolo resti comunque vicino e coinvolti nel mostro mondo”.
Su una agenda dove sono segnate non in rosso ma in azzurro tutte le partite del …Napoli, Pasquale riesce a trovare spazio per almeno una festa al mese, appuntamenti che si alternano, meglio, si completano con allenamenti e partite e hanno permesso di arrivare a 200 tesserate che esibiscono orgogliose le magliette con la scritta “Da noi si gioca a pallavolo gratis tutto l’anno”. Quasi commovente partecipare all’ennesima festa, prima di Natale, in cui ci sono le nomine nella Hall of Fame societaria per quelle giocatrici che vantano 10 anni di permanenza continua nella società: salgono sul palco a ritirare un premio mentre sullo schermo scorrono le foto di loro bambine, poi ragazze, infine donne, per l’emozione dei genitori che assistono.
E’ un modello possibile, non unico, di una attività che non cambia nemmeno quando uno dei partner, la scuola, si ferma: l’attività, per la gioia delle famiglie (l’altro partner ), prosegue sempre. Si celebra la festa della donna, ci sono i camp estivi, per il back to school la festa è poter portare un’amica a scoprire il volley, a novembre c’è persino il Battesimo del volley che anticipa il carnevale.
Diffusione Sport è una società che pur #derisultatizzata non rifiuta l’esame del campo, anche e soprattutto per mostrare la bontà e l’unicità delle sue scelte. Per questo noi di Quarto Posto abbiamo scelto di essere uno dei partner e nel 2025 parteciperemo a diversi eventi di quelli proposti dalla famiglia De Simone (sveliamo il segreto: sua moglie è Rita Okrachkova, dieci campionati di serie a impreziosire una carriera internazionale ad altissimo livello ), non solo alla conferenza annuale di sport che nel novembre 2025 sarà uno degli appuntamento principali.