Il Governo dice NO al rinnovo del fondo per il professionismo dello sport femminile
MARIELLA LAMONICA
NO. A chiare lettere, enormi e pesanti come un macigno. Il mese di dicembre non ha portato con sé solo belle notizie, come quella del campo da basket a Rieti intitolato a Kobe Bryant o della Juventus che ha inserito Simone Muratori come collaboratore tecnico nel settore giovanile dopo una lunga malattia, ma anche il dietrofront che non ti aspetti. E il no, quel no così grande, fa male perché è un altro, l’ennesimo, passo indietro.
A cosa si riferisce? Si riferisce al fondo triennale per il professionismo dello sport femminile che no, non verrà rifinanziato. Il fondo era stato istituito nel 2020 attraverso il decreto Nannicini a cui in realtà aveva aderito solo la Figc. La speranza era che altre federazioni potessero aprirsi a questa opportunità accogliendolo a braccia aperte come un’opportunità tangibile per iniziare, quanto meno iniziare, a vedere il futuro con una luce diversa. Ma queste aspettative rimarranno speranze disilluse perché la fumata è stata nera e non ci sarà alcuna proroga.
A nulla sono serviti gli interventi della Presidente della Divisione Serie A Femminile Federica Cappelletti, né tantomeno quelli dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC), che contavano su questo rinnovo come elemento imprescindibile per una programmazione futura. Promotrice di questo emendamento è stata l’onorevole Chiara Gribaudo, deputata e vicepresidente nazionale del Pd, che in un suo intervento si è apertamente schierata contro la destra ed il Ministro dello Sport Abodi per le promesse non mantenute.
Ma politica a parte, adesso cosa succederà? Tutto da vedere o reinventare. Nel frattempo, punto e a capo. E si riparte, quasi da zero, per l’ennesima volta.
https://www.figc.it/it/femminile/identit%C3%A0-governance/divisione-serie-a-femminile-professionistica/http://serie a femminile