Il futuro del CIO? La sfida per la presidenza tra sette candidati, Kirsty Coventry unica donna
di MARTA MULE’
Dal 18 al 21 marzo a Olimpia, in Grecia, si terrà la 144esima sessione del Cio, durante la quale verrà scelto l’erede di Thomas Bach come Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. I candidati al ruolo sono ben sette, tra loro anche una donna: Kirsty Coventry. 41 anni, ex nuotatrice e icona del suo paese, lo Zimbabwe. È stata due volte campionessa olimpica ad Atene 2004 e a Pechino 2008 e ha partecipato a cinque edizioni a cinque cerchi, collezionando un totale di sette medaglie individuali.
Già prima di ufficializzare il ritiro, dopo i Giochi di Rio 2016, aveva iniziato la sua strada nella politica sportiva internazionale: è diventata membro della Commissione Atleti del Cio nel 2013, poi presidente della stessa commissione e membro del Consiglio Esecutivo nel 2018 e oggi è membro Cio individuale. Oltre a questo, presiede la commissione di coordinamento dei Giochi Olimpici Giovanili Estivi di Dakar 2026 e dei Giochi Olimpici di Brisbane 2032 e, dal 2018, è ministra della gioventù, dello sport, dell’arte e del tempo libero dello Zimbabwe.
Adesso sta per affrontare la sfida per la Presidenza del Cio, che prima di lei, in 131 anni di storia, ha tentato solo un’altra donna: era il 2001 e a candidarsi era stata l’ex canottiera statunitense Anita DeFrantz, battuta dal belga Jacques Rogge. Il mandato del nuovo presidente sarà dal 2025 al 2033 e Coventry sogna di diventare non solo la prima donna a ricoprire questa carica, ma anche la prima africana dopo otto numeri uno europei e un americano.
La sua storia ci racconta di una donna preparata, laureata in Scienze Umane con specializzazione in Economia all’Università Auburn in Alabama, negli Stati Uniti. Di lei si dice anche che sia la più sostenuta dal presidente uscente Bach perché la più affine alle sue idee e la più adatta a dare continuità al lavoro svolto da lui fino ad oggi. Il fatto che abbia ricevuto tanti incarichi conferma la volontà di puntare sul suo profilo per il futuro del CIO. Vincere, però, non sarà facile: a contendere la presidenza a Coventry saranno i britannici Sebastian Coe (presidente di World Athletics) e Johan Eliasch (presidente della Federazione Internazionale Sci), lo spagnolo Juan Antonio Samaranch Jr. (vicepresidente del CIO e figlio dell’ex presidente), il francese David Lappartient (presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale), il giapponese Morinari Watanabe (presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica) e il principe giordano Feisal Al Hussein (membro del Consiglio del CIO e presidente del Comitato Olimpico di Giordania).
Ognuno di loro ha recentemente pubblicato i documenti di candidatura in cui ha evidenziato i contenuti e le questioni che vorrebbe sviluppare e portare avanti nel caso di vittoria. In quello di Coventry si legge che il suo desiderio è quella di restituire qualcosa al Cio che in questi anni l’ha formata, rafforzando e proteggendo il Movimento Olimpico. Ecco i temi centrali del suo programma.
Priorità agli atleti
Un primo obiettivo per Coventry è quello di dare priorità agli atleti e al loro benessere, concentrandosi sulla loro salute mentale e fisica per aiutarli a rendere al meglio durante la loro vita agonistica, ma anche oltre, sviluppando ulteriormente i programmi di carriera degli atleti e con un’attenzione particolare per la parità di genere. «Mi dedico all’uguaglianza di tutti gli atleti di tutti i Paesi, il che significa anche rafforzare lo sport femminile proteggendo le atlete e promuovendo le pari opportunità per le donne».
Tecnologie
L’idea di Coventry è quella di coinvolgere attivamente le Federazioni internazionali, sfruttando anche le potenzialità degli E-Sport, dell’intelligenza artificiale e del digitale. «Piattaforme digitali, strumenti di coinvolgimento dei fan basati sull’intelligenza artificiale e soluzioni mediatiche innovative possono estendere l’esperienza olimpica al pubblico in regioni con copertura tradizionale limitata. Sfruttare la tecnologia dell’intelligenza artificiale può anche creare esperienze coinvolgenti e portare direttamente i Giochi Olimpici nelle mani e nei cuori delle persone di tutto il mondo, creando una connessione più forte con il pubblico più giovane. I Giochi devono essere accessibile a tutti. La televisione rimane un pilastro fondamentale, ma nell’era digitale di oggi, raggiungere i giovani richiede l’adozione dei social media e lo sfruttamento della tecnologia per creare esperienze personalizzate».
Solidarietà
«Ampliare il programma di borse di studio per atleti, squadre e allenatori, soprattutto nelle regioni sottorappresentate per far crescere un gruppo più diversificato di partecipanti ai Giochi Olimpici. Questo aiuterà più Paesi a ottenere successi e medaglie e una maggiore diversità attirerà nuovi fan, coinvolgerà un pubblico più ampio e consentirà una maggiore distribuzione dei fondi a tutti i comitati olimpici nazionali, rafforzando ulteriormente il Movimento Olimpico».
Sostenibilità ambientale
«Bisogna tutelare l’unicità dei Giochi adattandosi costantemente alla situazione globale. L’aggiunta di nuovi sport ed eventi nel programma olimpico deve essere equilibrata rispetto agli sport esistenti. Risparmiando energia e riducendo al minimo le emissioni, possiamo creare un’eredità sostenibile e ispirare le future città ospitanti ad abbracciare i Giochi».
Neutralità
Argomento all’ordine del giorno è quello del ruolo del Cio sul tema geopolitico. Questo il punto di vista di Coventry per il futuro: «La neutralità è stata a lungo la forza del CIO, permettendogli di attraversare divisioni geopolitiche e fungendo da forza unificante. I recenti conflitti e le mutevoli alleanze hanno evidenziato la necessità di un approccio basato su principi, ma adattabile, per affrontare queste complessità. Per promuovere i nostri valori di eccellenza, rispetto e amicizia, il CIO deve rimanere neutrale».
Pratiche etiche
Tolleranza zero verso la corruzione, il doping e i comportamenti non etici. L’equità per tutti i partecipanti è fondamentale così come lo stanziamento di risorse per sostenere iniziative che sostengono questi principi.