Sport in Tour Game, proiezione al futuro attraverso il ritorno al passato
di FRANCESCO MAFERA
Nell’ambito delle iniziative legate ad AICS Lazio, attraverso il contenitore di Sport in Tour del Presidente Giampaolo Morsa che dà vita anche a eventi nel campo del sociale, da oltre un anno a questa parte, sta continuando a imperversare su tutto il territorio di Roma il circuito di Sport in Tour Game. Un fenomeno che prosegue la sua espansione a macchia d’olio, allargando sempre di più il proprio raggio di azione anche oltre i confini della Capitale.
Sport in Tour Game: di che cosa si tratta?
Sport in Tour Game è un format di allenamento per giovani leve: bambini iscritti alle scuole calcio per praticare sport tra intrattenimento e inclusione. Una idea che nasce dal suo responsabile, nonché capo animatore della AnimaSIT per i ragazzi, Simone Quinquinio. Una vera e propria forza della natura e instancabile nella sua totale dedizione alla causa.
Si tratta, sostanzialmente, di una proiezione al futuro ma che, paradossalmente, si esprime attraverso con quelli che sono stati soprannominati i “giochi di tanto tempo fa”, volti all’attivazione ed al potenziamento psicomotorio. Attività come ad esempio quella del ruba bandiera, dell’orologio o del tiro alla fune, per intenderci.
Tutto questo in un circuito all’interno del quale sono stabiliti, in modo più o meno ferreo, dei rapidi avvicendamenti per testare e migliorare la reattività dei ragazzi fin dalla tenera età, ma senza esasperare la competizione e coinvolgendo, proprio per questo, anche i genitori.
Appuntamenti e nuovi progetti
Il 2025 si è aperto con l’incontro organizzato al Centro Sportivo “Honey Football Friends” ad Acilia ed è proseguito in quello poco più distante del Centro Giano, per una rassegna che oramai sta rispettando il proprio cronoprogramma con un andamento più che regolare. Non saltando neppure una settimana.
Le attività proposte stanno facendo breccia in molti contesti, rendendo percorribile l’idea di potenziare ancora di più questo format. Motivo per il quale, come già accaduto in qualche circostanza e in virtù della natura trasversale di questa tipologia di allenamenti, l’obiettivo è quello di applicarla anche ai giovani che praticano uno sport diverso, adattandola alle caratteristiche di altre discipline.
Questo, affinché non si parli solo della formazione di giovani calciatori, ma anche di atleti in generale e con un occhio di riguardo per il sociale, come già è avvenuto in passato. Rispettando cioè il principio di inclusività di genere, tramite la formazione di gruppi misti, oppure creando dei percorsi specifici per bambini con disabilità, pur concedendogli l’opportunità di interfacciarsi direttamente con tutti gli altri. Una circostanza, quest’ultima, che fa conseguire a Sport in Tour Game o a iniziative del genere, ciò che può essere definita come la “vittoria più importante”.