IL 2024 d’oro della vela: a tu per tu con il Presidente dei 3 mandati Francesco Ettorre
di STEFANO RAVAGLIA
Da 100 mila a 155 mila tesserati in quattro anni, medaglie olimpiche e successi di ogni genere: per la vela è un momento d’oro, se a questo sommiamo anche il fatto che nel 2027 la Federazione Italiana Vela festeggerà i suoi primi cento anni. Alla vigilia di un giorno importantissimo, ovvero la visita il 23 gennaio al Quirinale dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, per celebrare i campioni di questo sport, abbiamo raggiunto il presidente Francesco Ettorre, eletto per la terza volta a capo del movimento con oltre il 96% di preferenze. Un plebiscito, che certifica l’ottimo lavoro svolto da lui e dal suo entourage per dare alla vela la nobiltà che merita. Vi proponiamo uno stralcio delle sue dichiarazioni che potete ascoltare per intero nell’intervista sul nostro canale Youtube.
“La prima elezione è sempre da ricordare – esordisce il presidente -, però vieni eletto e non hai ancora dimostrato. Sulle altre ti rendi conto dei frutti del lavoro svolto e il fatto che ti venga riconosciuto è molto bello. E’ quella che mi ha lasciato più soddisfazione ed emozione”. Al centro ovviamente un anno da ricordare, quello concluso da poco: “E’ stato un 2024 memorabile: le due medaglie olimpiche sono le uniche riconfermate da Tokyo 2020, e essere domani da Mattarella, ci dà tanta forza, vuol dire che il sistema funziona, le società anche, d’altronde tutto il nostro sistema si regge sulle società sportive dilettantistiche e solo in un secondo momento arriva la Federazione. Il grande lavoro viene fatto dal territorio, che ha affrontato momenti difficili dal Covid e dalla complessità della gestione delle società sportive. La mia rielezione non è un successo mio, ma di tutti”.
Una battuta ovviamente anche sull’implementazione della tecnologia, che ha diviso gli appassionati: “Non possiamo nasconderci, lo sviluppo c’è in ogni disciplina sportiva che usa un mezzo. Se guardiamo nel panorama delle nostre attività sportive la predominanza è comunque della vela tradizionale. Io non vedo una battaglia tra il mondo tradizionale e quello tecnologico: si aprono anche opportunità, con tante altre discipline: la federazione è al passo con i tempi ma segue ovviamente anche ciò che è tradizionale come la vela olimpica e giovanile. Non ci sarà mai una sostituzione, c’è una integrazione, una maggior offerta e questo è un bene”.
Dopo aver toccato l’argomento eSailing, a quale vi rimandiamo direttamente con la visione dell’intervista video, vi anticipiamo anche una battuta del presidente sul centenario della FIV in arrivo nel 2027: “Sarà un anno intero di celebrazioni. Io sono cresciuto dentro la federazione, ci prepareremo con l’ufficio stampa per far sì che ci siano eventi importanti sia sportivi che celebrativi, ci piacerebbe farlo in sinergia con le nostre associazioni sportive dilettantistiche, sarà un coinvolgimento del territorio molto importante. Il lavoro dei dirigenti è spesso nascosto e ai margini, ma oggi essere nel board di un Circolo vuol dire dedicare tanta passione, energia e esperienza e spesso non essere riconosciuto come meriti. Io sono dalla loro parte”