La serie C eccellenza nel “campionato” del terzo settore
di FRANCESCO MAFERA
Sono diversi i club di Serie C che nell’ultimo periodo si stanno distinguendo, in quanto detentori di un patrimonio valoriale espresso attraverso progetti di rilevante impatto sociale che mirano allo sviluppo dei territori e a cascata di tutto il movimento nel suo complesso.
E quali, se non i club della Serie C, dovrebbero essere i più accreditati per far risaltare quella dimensione puramente tradizionalista che può estrinsecarsi anche attraverso importanti iniziative?
La Serie C anche detta “Lega dei Comuni”, è appunto il campionato composto da delle realtà che sono espressione diretta dei loro territori. Per questo, il terzo livello del nostro campionato sta provando a diventare un brand riconoscibile e di riferimento grazie a numerosi progetti di valorizzazione del patrimonio socio culturale delle piazze che ne costellano l’universo.
Del resto, terza serie deve e vuol far rima con terzo settore, cosi come le realtà che la abitano.
Prendendo spunto da una recente indagine condotta da Community Soccer Report che ha tracciato un bilancio in questo senso, nonostante una progettualità ancora in fase di sviluppo, emerge un dato importante: quello che vede già diverse società prodigarsi attivamente nel sociale.
Insieme ai tanti sodalizi dell’intero panorama della terza serie, che comunque già si allineano a iniziative messe in campo dalla Lega di Serie C, ad avere un approccio più autonomo e specifico alle tematiche sociali, se ne registrano alcuni in particolare: un primo esempio è quello del Lumezzane, che ha fatto del progetto educativo “Noi Ci Teniamo” il proprio credo a livello di organizzazione. A darne riscontro una nota del comunicato societario di qualche mese fa che parla della collaborazione con la cooperativa CVL per l’inclusione ed il coinvolgimento delle persone disabili nelle attività delle squadre, la prevenzione e il rispetto dell’ambiente, avendo cura di ridurre la dispersione della plastica. Una idea che quindi abbraccia trasversalmente e mette insieme due temi all’interno della stessa iniziativa.
Progetti che legano la penisola da nord a sud. Molto attiva nel meridione è la Cavese, che con “Cavese per il Sociale” sta dando la dimostrazione di come poter raccogliere tante iniziative sotto un unico brand riconoscibile. Il club campano, ad esempio, ha sposato soprattutto la causa dell’inclusione per le persone cieche o ipovedenti, grazie alla campagna “Cavese for All” in virtù della collaborazione con la cooperativa sociale CAVA FELIX che fornisce supporto e assistenza operativa ai tifosi nel servizio di accoglienza durante le partite casalinghe.
C’è anche chi, come il Catania, sta lanciando una propria iniziativa che riguarda l’ambito della salute, attraverso una campagna per la donazione del sangue portata avanti già da diversi mesi, o chi punta su un progetto culturale come quello della Fondazione Potenza Futura, in una piazza anche questa molto attenta alla cura dell’ambiente. In questo caso, l’impegno della società lucana si concretizza nella realizzazione di casacche con materiale riciclato e promosse in occasione di alcune ricorrenze, oppure in soluzioni per il trasporto e di efficientamento energetico.
Interessanti anche i casi di SPAL e Virtus Entella, società che hanno “affidato” a veicoli specifici come fondazioni benefiche le loro attività. Tra queste, si segnalano dei progetti rivolti anche al mondo dell’istruzione come quelli, rispettivamente, di “Scuola Biancazzurra” per i ferraresi, oppure “Classe allo Stadio” del club ligure.
Delle iniziative che mirano ad un sano coinvolgimento degli alunni nei loro primi approcci alla competizione sportiva e che, come si legge ad esempio nel caso della società estense, “sono articolate in diverse attività pensate per avvicinare gli studenti non solo al mondo del calcio, ma anche ai valori dello sport e alle opportunità professionali che ruotano attorno all’universo calcistico”.
Molto particolare e divertente invece l’idea della Feralpi Salò che ha inventato il format “Special News”, dedicando uno spazio creato appositamente per i ragazzi con disabilità, in modo da renderli i protagonisti nella conduzione di un vero e proprio tg sportivo.
Parallelamente, anche altre società come Pro Vercelli, Sorrento o Virtus Verona stanno muovendo i loro passi nell’ottica di una progettualità per il sociale attraverso le “squadra special”, ovvero in ambito paralimpico e sperimentale, alimentando un movimento a cui stanno contribuendo circa il 20% delle altre realtà.
Tutte queste società non sono attualmente in testa alle classifiche dei loro gironi ma stanno vincendo un’altra partita importante: quella extra campo, nella quale i 3 punti si possono conquistare unicamente grazie alla capacità di distinguersi per gli aspetti sopracitati, oltreché per una comunicazione chiara e accessibile. Quindi con una metodologia di lavoro che renda l’idea di un impegno preso con la massima serietà, attraverso informazioni facilmente reperibili sulle loro iniziative. Questo, soprattutto tramite sezioni presenti sui canali ufficiali e sulle pagine social. Perché tra le qualità imprescindibili deve esserci anche quella della trasparenza, dando al proprio impegno il valore e lo spazio che meritano.
Dunque, esempi non ancora molto numerosi ma comunque in aumento e che proprio per questo possono essere di ispirazione per una maggiore propensione a fare del sociale la propria filosofia societaria, legando il proprio brand a quello di enti e associazioni. Modelli interessanti da cui partire per alimentare un impegno che ci si auspica possa crescere e radicarsi ulteriormente.
Inoltre, se a ciò si aggiunge il fatto che la Lega sta promuovendo costantemente delle campagne di sensibilizzazione sociale e culturale che trovano ampio riscontro, come quella del no alla violenza sulle donne o per incentivare la lettura, appare possibile uno scenario nel quale possa istaurarsi, in tempi relativamente brevi, un clima foriero di nuove iniziative. Un orizzonte positivo, che con qualche ulteriore passo avanti da parte di altri club, potrebbe presto generare un circolo virtuoso, dando vita ad un movimento di assoluto rilievo in termini di impatto sociale attraverso lo sport.