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Sport Jobs #3 – Dal Rapporto Sport a 313 Posizioni Sportive Aperte

Redazione Quarto Posto

6 Febbraio 2025

Sport Jobs #3 – Dal Rapporto Sport, alle 313 Posizioni Lavorative Aperte tra Milan e Arena.

La rubrica di QuartoPosto in cui faremo un focus periodico sulla situazione del lavoro sportivo in Italia e non. Passando in rassegna i principali motori di ricerca sul lavoro, troverai qui una raccolta di posizioni lavorative in ambito sportivo.

Per il 3° numero della Rubrica abbiamo prima pensato di mettere la lente di ingrandimento sul Rapporto Sport 2024, pubblicato e presentato da Sport e Salute e l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC) il 24 gennaio a Roma, che ha preso in esame i dati legati all’anno 2022, comparato con i 4 anni precedenti (2018-2022).

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Tutti i macrodati legati all’economia sportiva. In particolare, il capitolo 1.2 è interamente dedicato al Lavoro Sportivo.

Il Rapporto Sport del 2024 offre una panoramica interessante sull’andamento occupazionale del settore sportivo, evidenziando come, nonostante una ripresa rispetto ai livelli più bassi registrati durante la pandemia, permangano alcune criticità significative. Nel 2022, il settore sportivo ha visto una crescita del numero di occupati del 2,5%, raggiungendo circa 412 mila unità. Tuttavia, questa ripresa appare decisamente più contenuta rispetto all’incremento del valore aggiunto, che nello stesso periodo ha segnato un robusto +12,6%. Questo squilibrio suggerisce che, dopo la crisi pandemica, molte aziende del settore hanno preferito mantenere un assetto produttivo più snello, non tornando completamente ai livelli di occupazione precedenti.

Crescita Occupazionale Limitata

La situazione attuale risulta comunque distante dai numeri pre-pandemia: rispetto al 2019, il settore ha perso circa 7 mila occupati (-1,7%). Tra le diverse componenti dell’industria sportiva, quella delle attività connesse in senso lato ha subito il calo maggiore, con una contrazione del 2,6% rispetto ai livelli del 2019. Seguono le attività sportive pure (-3%) e quelle strettamente connesse (-0,7%). Questo trend evidenzia una penalizzazione più accentuata per le attività che coinvolgono direttamente eventi sportivi o servizi correlati al pubblico.

Settori e Dinamiche Occupazionali

Dal punto di vista settoriale, il comparto dei servizi si conferma il motore principale del mercato del lavoro sportivo, assorbendo il 76,6% degli occupati nel 2022, pari a circa 316 mila lavoratori. Seguono l’industria in senso stretto (13%) e l’agricoltura (4,2%). Un dato interessante è rappresentato dalla crescita nelle costruzioni (+6,7% rispetto al 2021), che potrebbe essere legata alla realizzazione o ristrutturazione di impianti sportivi.

Nel complesso, il rapporto evidenzia come il settore sportivo stia attraversando una fase di trasformazione post-pandemica. L’apparente difficoltà a recuperare pienamente i livelli occupazionali pre-crisi potrebbe riflettere sia una maggiore automazione dei processi, che l’adozione di modelli operativi più flessibili e meno dipendenti dalle sole risorse umane. La prevalenza del comparto dei servizi, insieme alla debolezza delle attività direttamente sportive, suggerisce inoltre la necessità di una maggiore diversificazione e innovazione nel settore per favorire una crescita più sostenibile.