Solidarietà e impegno contro l’intimidazione alla Palestra della Legalità di Ostia
di FRANCESCO MAFERA
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha espresso la sua ferma condanna per l’atto intimidatorio verificatosi alla Palestra della Legalità Talento&Tenacia di Ostia. In un comunicato rilasciato dal campo di Auschwitz, dove era in visita con i ragazzi del Servizio Civile Universale per il “Viaggio nella Memoria”, Abodi ha sottolineato come il gesto violento rappresenti una manifestazione di meschinità e di resistenza al lavoro sociale e aggregativo svolto da “Asilo Savoia” e dalla stessa palestra.
“Quanto successo questa notte alla Palestra della Legalità Talento&Tenacia di Ostia è un atto vigliacco e primitivo che non fermerà lo straordinario lavoro di Asilo Savoia anche in questo luogo di sport che nobilita la sua funzione sociale all’insegna della capacità di aggregare e del rispetto in tutte le sue forme”. Queste le dichiarazioni della più alta carica del ministero dello Sport a seguito di un altro deprecabile atto vandalico dopo quello accaduto all’inizio di questa stagione presso l’altra palestra, quella del Don Pino Puglisi di Montespaccato e che ha dunque purtroppo costituito uno spiacevole precedente nella notte tra il 10 e l’11 settembre 2024.
La criminalità, ha poi aggiunto il Ministro, percepisce questi spazi come una minaccia, cercando di rispondere con intimidazioni. Ma la comunità non si lascerà intimorire.
Abodi ha poi assicurato che la realtà di “Asilo Savoia”, una risorsa coraggiosa e fondamentale per il territorio, potrà contare sul supporto del Ministero e di tutte le forze civiche per continuare il proprio lavoro di riqualificazione. Come già dimostrato anche lo scorso 27 novembre grazie al “Patto per Montespaccato”, un protocollo siglato al Ministero per lo Sport e i Giovani che prevede un accordo triennale per la rigenerazione sociale del Quartiere e lo sviluppo del programma “Talento & Tenacia”.
Infine, il Ministro ha dunque espresso la sua vicinanza alla comunità, ai ragazzi della palestra e al presidente Massimiliano Monnanni, ribadendo l’importanza di restare uniti nella difesa della legalità e dei valori di rispetto e solidarietà.
Il progetto della “Palestra della Legalità”: come nasce e i suoi obiettivi
Dopo le vicissitudini che hanno purtroppo coinvolto in negativo la struttura, facciamo peró un passo indietro tornando alle origini di questa realtà e al motivo per il quale la stessa puó essere ormai considerata a tutti gli effetti un punto di riferimento per la collettività ed un catalizzatore di molte attenzioni.
La Palestra della Legalità di Ostia nasce nel 2014, come risposta alla crescente presenza della criminalità organizzata e delle mafie nel X Municipio di Ostia, un’area di Roma che per anni ha sofferto le infiltrazioni di gruppi mafiosi, tra cui quelli di Camorra e Mafia Capitale.
Il progetto venne dunque ideato per offrire ai giovani del territorio un’opportunità di riscatto, coinvolgendoli in attività sportive e non solo. Utilizzando cioè lo sport come il volano di un processo di valorizzazione della persona nella sua interezza.
L’idea di fondo che ha dato spessore all’iniziativa è sempre stata quella di rendere lo sport uno strumento educativo e di inclusione sociale nell’ambito del quale i ragazzi che vi partecipano coniugano l’allenamento, a percorsi formativi che mirano a sensibilizzarli su temi come il rispetto delle regole, la giustizia e il valore della comunità. In una struttura le cui caratteristiche sono assimilabili a quelle di un istituto scolastico e che funge dunque da veicolo per tenere i giovani della zona lontani dalla strada e da potenziali influenze negative.
L’iniziativa, promossa dalla Polizia di Stato, in collaborazione con diverse realtà locali, ha visto il progressivo coinvolgimento di associazioni e istituzioni impegnate nella lotta contro la criminalità. In particolare, è stata sostenuta dal Ministero dell’Interno, tramite la destinazione di risorse a supporto del progetto di realizzazione della struttura.
Da li in avanti una escalation che ha accresciuto il risalto mediatico dell’iniziativa fino a far si che le fosse attribuito un rilievo nazionale, attirando l’attenzione di tante personalità importanti, tra le quali l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Ma ció non ha mai distolto l’interesse su questo progetto anche da parte di chi ha sempre cercato di ostacolarlo con ogni mezzo. E la situazione poco edificante di qualche notte fa ha rappresentato, per l’appunto, un gesto di deprecabile reazione. Un atto vandalico arrivato a distanza di sei anni esatti da un’altra data spartiacque che aveva segnato una tappa fondamentale nella crescita di questa realtà, ovvero quella del Febbraio del 2019, quando ci fu la firma di un accordo di collaborazione tra Regione Lazio e Palestra della Legalità per rafforzare l’idea di una forte e tangibile presenza da parte delle istituzioni.
Un evento che fu simbolico ma di grande importanza per l’impatto sul territorio e sul tessuto sociale, dando vita a una sinergia che ha dimostrato di saper proficuamente sostenere la struttura nel suo ruolo di promozione della legalità attraverso lo sport, ma anche di consolidare l’azione di contrasto alla criminalità organizzata nel territorio.
In questo modo la Palestra della Legalità assurge oggi a simbolo di resistenza e di impegno sociale che, anche a fronte di eventi spiacevoli come quelli recenti, dopo ogni caduta puó sempre ridestarsi e contribuire a risollevare le sorti di una intera comunità, ergendosi ad esempio trainante per chiunque voglia trarre insegnamento da un contesto simile.