Trump, di padre in figlio… che ne sarà dei Giochi Usa e del futuro dello sport mondiale?
Di LUCA CORSOLINI
In teoria, tra il dire e il fare, c’è sempre di mezzo un mare che è persino oceano, ma i tempi e i modi di ogni comunicazione di Donald Trump, e del suo entourage, stanno travolgendo tutto, quasi che l’obiettivo fosse proprio questo, non una strategia ma la ricerca di un risultato tale da far vivere tutti nello stato di vittima degli strali del Capo della Casa Bianca.
Se ne parla qui, ne dobbiamo parlare qui, di nuovo, non per l’evidenza del calendario combinato in modo tale che nei prossimi anni gli Usa saranno il Paese che ospiterà gli eventi più importanti, dai Mondiali di calcio, plurale utile anche a considerare il torneo per club della prossima estate, ai Giochi, prima estivi (Los Angeles 2028 ), poi invernali (Utah 2034).
Ne parliamo qui, e chiediamo scusa, con una preoccupazione magari banale, visto come Trump si è già comportato al Superbowl: hanno vinto gli Eagles e non i Chiefs, che lui avrebbe preferito, e così ha lasciato lo stadio in anticipo, sapendo benissimo che ogni suo atteggiamento diventa una scusa buona per i suoi seguaci per fare le stesse cose con effetti persino peggiori perché non schermati da un ruolo istituzionale
Ne parliamo qui, infine, perché persino la copertura dei regolamenti sembra fragile di fronte a onde così potenti. Don Trump Jr ha svelato in questi giorni un programma che non ha nulla della rivendicata ricerca scientifica e che invece mette una certa paura. Il figlio del Presidente Usa con i soliti toni messianici della compagnia, in contrasto con le organizzazioni sportive che a suo dire si sono rifiutate, negli anni, di spingere i limiti del possibile, rinunciando a tanto record in nome dell’antidoping, sta promuovendo gli Enhanced Games. Traduzione, non semplicistica, purtroppo: i giochi degli steroidi e di ogni altra sostanza possibile.
Da una parte il padre si fa ritrarre con giovani atlete alla Casa Bianca mentre firma la messa al bando delle sportive trans, dall’altra il figlio cerca sponda nelle aziende farmaceutiche e del settore biotech, e ahinoi trova ascolto, per far passare l’idea che tutto è lecito per stabilire un record.
Il problema è che esiste già un filo rosso che lega tante vicende, e non ci fa dormire solo 5 ore come quello di Alfa. Ci tiene svegli come un incubo. Anche nel comunicato stampa in cui Tether, una crypto, sede a El Salvador dove le crypto hanno già corso legale, ha annunciato l’acquisto di quote della Juventus non si parla di scudetti e di coppe, ma si fa riferimento diretto alle possibili applicazioni sportive delle biotecnologie.
Il panorama ci sta cambiando davanti agli occhi: eravamo abituati ai ritmi lenti della natura, adesso tutto sta viaggiando alla velocità della luce dei cambiamenti climatici (e social, dove il disprezzo dei regolamenti è la regola ) che, guarda caso, il team di Trump nega per sue comodità.
È un mondo difficile, e vita intensa. Felicità a momenti, e futuro incerto: le parole di Tonino Carotone sono la sola carezza che ci possiamo permettere in questi giorni.
Nessun sollievo, una certa paura.