Dal Fenomeno alla pasticceria passando per la Serie A: intervista ad Amanda Tampieri
di STEFANO RAVAGLIA
Un weekend di pausa trascorso a Ravenna, la sua città natale, insieme ai nonni. Ne approfittiamo allora: fuori dal “Benelli”, lo stadio del club giallorosso che milita in serie D, incontriamo Amanda Tampieri, portiere della Sampdoria femminile. La passione per il pallone, Ronaldo (quello brasiliano, s’intende) come idolo, il significato di giocare a calcio se sei donna, in un momento in cui la disciplina sta avendo una grande eco. Ecco uno stralcio della nostra chiacchierata disponibile sul nostro canale Youtube.
“Non so esattamente da dove nasce la mia passione per il calcio, io chiedevo di giocare a calcio e i miei genitori mi portavano al campo”, dice Amanda, “Io da bambina guardavo Ronaldo, il Fenomeno, in videocassetta. Era pelato come papà, e dicevo che era come lui! Penso nasca da lì…”. Un bell’onore vestire i colori blucerchiati, anche se l’annata in corso non è delle più fortunate: “Diciamo che la stagione non è partita al meglio, ma c’è il potenziale per fare bene e salvarci, abbiamo cambiato un po’ di giocatrici all’inizio della stagione e anche durante, siamo un bel gruppo, unito, ci divertiamo”.
Inevitabile la riflessione sul movimento calcio femminile e anche sul suo legame con Ravenna: “I passi fatti in avanti sono passi da gigante, ma altre realtà sono più avanti di noi di 5, 10 o 20 anni. La strada giusta è lavorare, quel gap di esperienza può essere colmato col duro lavoro e continuando in questo percorso. Per quanto riguarda la mia città, io ho vissuto a Punta Marina, più che a Ravenna, sono nata là: il Ravenna l’ho sempre seguito, mio papà e mio nonno seguivano quando era in serie B, e io ricordo le esultanze del pubblico sentite da casa perché abitavamo vicino allo stadio. Ravenna mi manca tanto, ormai sono 7 anni che sono lontano…”.
Ma non c’è solo il calcio nella vita di Amanda, bensì una cosa extra calcistica molto importante: “Il mio sogno oltre al calcio sono i dolci: vorrei un giorno aprire una mia pasticceria!”.