L’innovazione sociale di Coach di quartiere raccontata con lo Sport Welfare Report 2024
Coach di Quartiere è sport, inclusione e cittadinanza attiva. È un’iniziativa che abbraccia l’innovazione sociale per generare un impatto positivo sulle comunità e sul territorio, creando nuove opportunità di crescita e partecipazione.
Coach di Quartiere: un modello innovativo di sport welfare
È nato nel 2020 su iniziativa di Claudio Massa, Fondatore e Brand Ambassador de L’Orma SSD, agenzia educativa no-profit attiva dal 2000 nell’implementazione di esperienze formative che valorizzano lo sport come strumento per favorire lo sviluppo personale e professionale di bambini, ragazzi e adulti.
Il progetto Coach di Quartiere rappresenta un modello innovativo di sport welfare, capace di trasformare lo sport in uno strumento di rigenerazione sociale e urbana.
Attraverso l’attività sportiva gratuita e inclusiva nei parchi e nelle scuole cittadine, il progetto coinvolge bambini, ragazzi e famiglie, creando occasioni di aggregazione, benessere e crescita personale.
Le attività sportive gratuite sono rivolte a bambini dai 6 ai 13 anni, in condizioni di fragilità per motivi economici, culturali, organizzativi, sociali e caratteriali.
Si svolgono in palestra in inverno e, dalla primavera all’autunno, nei parchi delle città e a gestirle sono i Coach di Quartiere, giovani volontari tra i 16 e i 25 anni.
La presentazione dello Sport Welfare Report 2024
Giovedì 13 febbraio è stata presentata la 2° edizione dello Sport Welfare Report, il documento annuale di restituzione dell’andamento del progetto sul territorio.
All’incontro erano presenti Claudio Massa, Maria Vittoria Borriello, Coordinatrice nazionale di Coach di Quartiere, Fabio Pagliara, Presidente della Fondazione Sportcity, partner del progetto, e Santo Rullo, Medico Psichiatra creatore della Nazionale Italiana di Calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale, Crazy for Football.
A chi si rivolge Coach di Quartiere?
Le attività sportive gratuite sono rivolte a bambini dai 6 ai 13 anni, in condizioni di fragilità per motivi economici, culturali, organizzativi, sociali e caratteriali.
Si svolgono in palestra in inverno e, dalla primavera all’autunno, nei parchi delle città e a gestirle sono i Coach di Quartiere, giovani volontari tra i 16 e i 25 anni.
Coach di Quartiere è un’iniziativa che si inserisce nel sistema di welfare locale, creando sinergie tra diversi attori del territorio. Coinvolge aziende private, enti no-profit, amministrazioni pubbliche, fondazioni filantropiche, centri di servizio per il volontariato, associazioni e società sportive, nonché federazioni. Tutti questi soggetti, riconoscendo il valore sociale del progetto e abbracciando la sfida dell’innovazione sociale attraverso lo sport, hanno l’opportunità di diventare protagonisti del cambiamento nella propria comunità.
La presenza di queste attività nei quartieri non solo promuove sani stili di vita, ma rafforza il senso di comunità, riduce il disagio giovanile e restituisce vitalità agli spazi pubblici, rendendoli più sicuri e vissuti.
Il valore dello Sport Welfare Report
“Con lo Sport Welfare Report forniamo un’analisi quantitativa del nostro progetto, presentando numeri e dati che ne illustrano la portata – ha dichiarato Claudio Massa. Tuttavia, ciò che conta davvero non si misura solo con le cifre: dietro ai numeri c’è l’impatto sociale che generiamo sul territorio, il vero motore del cambiamento. È questo il cuore del nostro lavoro, la trasformazione concreta nelle vite delle persone e nelle comunità in cui operiamo. I dati raccontano la dimensione del nostro intervento, ma è l’impatto che gli dà valore.”
“Il Report annuale rappresenta un momento fondamentale per il nostro progetto – ha affermato Maria Vittoria Borriello. Siamo alla seconda edizione ed è come seguire un percorso di crescita, dove ad ogni tappa tracciamo un bilancio e definiamo nuovi obiettivi. I risultati ottenuti fino ad ora ci riempiono di orgoglio e ci spingono a fare sempre di più.
In qualità di Coordinatrice Nazionale del progetto, ho avuto il privilegio di seguire da vicino ogni fase della sua realizzazione, dalla progettazione dei questionari alla raccolta e all’analisi dei dati, fino alla stesura del report finale. Non è solo una raccolta di dati, è un viaggio nel cuore di Coach di Quartiere, frutto di un anno di intenso lavoro e di un impegno costante per misurare l’impatto sociale delle nostre attività.”
Ogni numero, ogni grafico, ogni testimonianza è la prova tangibile di come lo sport possa essere uno strumento di trasformazione sociale.
Misurare l’impatto sociale: oltre i numeri
Ecco i principali numeri del progetto, dall’avvio nel 2020 ad oggi.
Bambini | 886 |
Coach | 350 |
Scuole Superiori | 17 |
Parchi | 20 |
Città del 2024 | 6 Milano (Municipio 7 e 8), Parabiago, Legnano, Bergamo, Dalmine, Lodi |
Città in cui è stato attivato | 2 Lodi Vecchio (LO) e Treviolo (BG) |
Città che saranno attive nel 2025 | 2 Casalpusterlengo (LO) e Modena |
Città in fase di attivazione | 2 Cagliari e Roma |
Nel 2025 le previsioni di crescita e diffusione del progetto, grazie anche alla formula del franchising sociale, sono significative: si stima di essere attivi in 10 città, di coinvolgere 288 volontari, 1500 bambini e di offrire 2500 ore di sport.
Nel corso del 2024, Coach di Quartiere ha coinvolto 610 bambini e 190 Coach volontari.
I questionari sono stati somministrati a 224 famiglie dei bambini e a 141 Coach, rappresentando un campione significativo dell’utenza durante il periodo di maggiore affluenza.
L’indagine si è focalizzata su sei comuni lombardi dove il progetto è stato attivato: Milano (Municipi 7 e 8), Parabiago, Legnano, Dalmine, Bergamo e Lodi.
L’analisi dei dati relativi al genere dei partecipanti ha evidenziato una distribuzione quasi paritaria tra maschi e femmine, smentendo il pregiudizio comune che lo sport sia un’attività prevalentemente maschile. Questo dato è incoraggiante e suggerisce una crescente partecipazione femminile all’attività fisica.
Alla domanda “quali sono le motivazioni che spingono le famiglie a partecipare al progetto Coach di Quartiere”, le risposte fornite sono state: il desiderio di socializzazione (59.4%), la preferenza per un contesto non competitivo (13.9%).
Questo dato suggerisce la necessità di offrire ai bambini spazi di gioco e movimento dove possano semplicemente divertirsi e sperimentare diverse attività senza l’ansia della performance. Si aggiungono anche le difficoltà organizzative (12.5%) e costi elevati (13.2%): queste due motivazioni evidenziano le barriere socio-economiche che molte famiglie affrontano nell’accesso alle attività sportive tradizionali. Coach di Quartiere si posiziona come un’alternativa accessibile e flessibile.
Dall’analisi è emerso però anche un dato allarmante: il 34.5% dei bambini coinvolti nel progetto non ha mai praticato sport prima d’ora.
La mancanza di attività fisica e motoria nei bambini è un problema sempre più diffuso e può avere conseguenze a lungo termine sulla loro salute e sul loro benessere. Coach di Quartiere si inserisce in questo contesto, offrendo una risposta concreta a un bisogno educativo e sociale. Le attività ludico-sportive offerte dai Coach di Quartiere aiutano i bambini a superare i propri limiti, sviluppare la coordinazione, migliorare la percezione spaziale e potenziare le capacità di interazione sociale.
Il report ha esaminato anche lo stato di salute e l’accesso ai servizi sanitari, ambiti per i quali nel 2025 è previsto un rafforzamento del sostegno.
Il ruolo dei giovani volontari: i Coach di Quartiere
Lo Sport Welfare Report ha analizzato anche il contributo dei volontari coinvolti nel progetto, ascoltando le loro esperienze e opinioni.
L’analisi ha evidenziato che il 72.3% dei volontari non ha mai praticato sport.
Un dato che rappresenta un’opportunità preziosa per Coach di Quartiere di diventare un primo punto di contatto con il mondo dello sport per molti giovani.
I Coach diventano protagonisti di un processo che non si limita a offrire un servizio ai bambini e alle famiglie, ma che costruisce un percorso di crescita personale e sociale per loro stessi. È un’esperienza importante nel percorso di crescita e orientamento professionale per diventare consapevoli delle proprie capacità e per rendersi conto di quanto il loro contributo possa contare.
Un dato significativo, che dà valore all’impatto sociale del progetto, è che più della metà dei volontari è mossa dal desiderio di fare la differenza nella propria comunità, contribuendo attivamente alla causa sociale che valorizza l’inclusione e il miglioramento delle condizioni locali sul territorio.
La presentazione dello Sport Welfare Report si è conclusa con un caldo invito di Claudio Massa all’azione, rivolta alle Pubbliche Amministrazioni, alle Fondazioni ed enti filantropici, alle aziende locali e nazionali e agli enti del terzo settore locali.
Una call to action che si può riassumere in una frase: “Rischiate di innovare, siate protagonisti del cambiamento insieme a Coach di Quartiere”.
Lo Sport Welfare Report 2024 è disponibile a questo link