Rugby connesso ed inclusivo con Connect me too
di LUCIA GALLI
Una cuffia per vederci meglio. Un’audiodescrizione per entrare in partita. Il Sei Nazioni di Rugby sta entrando nella sua fase calda e sugli spalti non lascia indietro nessuno. Inclusivo, come l’abbraccio del pubblico, il torneo più celebre della palla ovale pensa a tutti ed ha aperto le porte, proprio con il recente match Italia – Francia, al sistema di audio descrizione per non vedenti Connect me too, “In coerenza con la nostra visione sempre più attenta all’inclusione ed alla sostenibilità”, ha spiegato Andrea Duodo, presidente della federazione italiana Rugby.
UN RUGBY CONNESSO Il sistema, sviluppato dalla milanese Cmt Translations, attiva nel campo delle traduzione e dei linguaggi in codice, permette ai tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili di seguire la partita grazie a una cronaca iper descrittiva che fa vivere quelle emozioni che solo l’esperienza allo stadio sa regalare. “Per noi, il debutto nel mondo del rugby è un traguardo significativo. E’ un passo avanti verso un obiettivo che ci guida da sempre: rendere lo sport un’esperienza condivisa, viva e accessibile a tutti. Emozionare, raccontare e includere: questo è il cuore del nostro impegno”, dichiara Tony D’Angelo, business manager responsabile del progetto.
QUARTO POSTO PRIMA FILA Il risultato, in fondo, come il nostro sito Quarto Posto News ben sa, non conta e quindi quel 24 a 73 per i cugini d’Oltralpe è, al di la dei punti finali, in realtà una vittoria, una grande meta verso un sistema di fruizione equo e totale. Così, presto si farà il bis: il 15 marzo, nella partita Italia – Irlanda sarà ancora possibile audio tifare e “soffrire”, speriamo non come contro la Francia, per gli azzurri della palla ovale.
NON SOLO PALLA OVALE Anche il rugby accende così il suo “terzo tempo” verso l’inclusività. Il sistema “Connect me too” era già stato sperimentato in diversi altri sport: molti i club di Serie A e B – da Milan, Inter, Juventus a Genoa, Lecce, Reggiana ed Hellas Verona- ad aver già aperto le porte a queste audio cronache. Così ha già fatto, in alcune occasioni, anche la Nazionale azzurra, seguita a ruota da alcune squadre di basket, come la Pallacanestro Varese e la Libertas Livorno.
COME FUNZIONA L’audiodescrizione, per cui è necessario essere dotati di cuffie o auricolari, è digitale e si appoggia sulla rete 4G/5G grazie alla narrazione realizzata da un professionista ad hoc. Per connettersi è sufficiente scaricare l’app “Connect Me Too” dallo store, Apple o Play. Per ovviare ai diritti a cui l’evento è soggetto, servono collaborazioni tra gli organizzatori e l’istituto che rappresenta il tifoso autorizzato a utilizzare l’app, ma l’entusiasmo è alto e tutti fanno il tifo per questa evoluzione in cui la tecnologia segna un gol importante nel senso di una fruizione inclusiva.