Annalaura Galeati, al volante di una Formula Super Junior: “Il mio amore per i motori nato a 2 anni e mezzo”
di STEFANO RAVAGLIA
Ventisette anni, già due titoli in bacheca e una grande passione per i motori sin da piccolissima. Annalaura Galeati, da Lugo di Romagna, è una donna al volante: campionessa italiana di Formula Super Junior nel 2020 e nel 2021, è un bacino di grande passione e la persona ideale per soddisfare tutte le nostre curiosità a proposito di quel sottobosco di giovani piloti, siano maschi o femmine, che vivono all’ombra delle luci della ribalta della Formula 1 e della MotoGp, come fossero solo queste due le categorie a cui aspirare e ambire.
“La prima volta che ho messo piede su una macchinina fu proprio a Gabicce all’età di 2 anni e mezzo – dice Annalaura -. In casa avevamo una macchina sportiva, con il babbo giravamo molto e gli chiedevo di andare a fare un giro e sentire il rombo del motore. All’età di 7-8 anni mi hanno messo su dei veri kart elettrici perché aprì una pista vicino al mio paese, e quindi iniziai ad andare lì ogni weekend. Giravo poco in realtà, era più il tempo in attesa più di quello che giravi”.
La svolta con un kart a scoppio: “Era un sessantino con l’accensione a strappo. Poi da lì è stato sempre più un crescendo. Ho fatto qualche campionato regionale, qualche campionato italiano anche se non facevo tutto il campionato perché erano tante gare e lontane da noi come Jesolo, o in provincia di Pavia. Inizialmente correvamo da privati, poi ci siamo affiancati a un team”.
E poi i titoli nella Formula Super Junior: “Nel 2020 è stata una vittoria inaspettata, doveva essere un anno di approccio per capire la macchina. Poi alla terza gara eravamo in testa al campionato e non potevamo tirarci indietro… nel 2021 siamo partiti invece con l’idea di portare a casa ancora il titolo, avevamo rifatto la macchina completamente, motore compreso”.
Ma approdare in Formula Uno non è mai stato il suo sogno: “No, per una serie di motivi, io non mi ci vedrei all’interno di quel mondo, al di là che fosse fattibile o no. Ora sto facendo dei test al di là del mondo Formula, ma non ho nulla di certo per questa stagione”.
Ma Annalaura come vede i piloti del motorsport? A quale idolo si ispira? La risposta è intelligente e meravigliosa: “Non ho idoli particolari, una persona invece che mi è sempre piaciuta è Alex Zanardi, più per l’esempio che è, nonostante tutte le sfortune che gli possono essere capitate lui è andato avanti inseguendo il suo sogno e la sua passione. Ed è quello che effettivamente, guardando anche gli altri piloti e me stessa, è quello che facciamo. Tanti si arrendono al primo problema, al primo incidente, alla prima delusione, invece lui ha sempre insegnato ad andare avanti”.
E allora in bocca al lupo Annalaura. Noi ti terremo d’occhio…