“Il nostro sogno di sport per tutti diventato realtà”, ecco il modello All Inclusive Sport
di STEFANO RAVAGLIA
Storie di sport, storie di persone, di ragazzi e anche di giovanissimi: a Reggio Emilia, ma ora anche nelle province di Parma e Piacenza, All Inclusive Sport forma tutor in grado di donare il benessere sociale e fisico dello sport alle persone con disabilità. Abbiamo incontrato la responsabile Eugenia Marè per un’altra delle nostre interviste che potete trovare sul nostro canale Youtube.
Come nasce All Inclusive Sport? Dice Eugenia: “Nasce come sempre succede all’interno dei centri servizi da una richiesta di associazioni di volontariato, che avevano notato che gli atleti con disabilità, soprattutto cognitiva, dopo il tempo scolastico era molto difficile per loro fare sport. Il Centro Servizi di Reggio Emilia ha accolto questo bisogno provando a immaginare delle modalità per aiutarli a avviare dei percorsi di sport. Questi progetti nascono anche da un pensiero, da un sogno, dal desiderio di inclusione. Il sogno di poter fare sport tutti insieme”
Alla base ovviamente la formazione di tutor adatti alle mansioni: “Per superare l’ostacolo di una inadeguatezza dei vari allenatori, si è immaginata una figura di supporto all’atleta, una persona formata che ha la qualifica di operatore sportivo della disabilità che è presente all’allenamento”. Ma cosa fa questo tutor? “Ha contatti con la famiglia, si confronta con l’allenatore, accoglie il bambino e la famiglia. E affianca l’atleta in questa attività insieme agli altri atleti. Questa figura è la chiave di volta per poter attivare questo tipo di progetto”.
Un progetto in crescita: “Siamo arrivati ad avere 250 bambini inseriti, 65 tutor, 6 super tutor territoriali e più di 80 associazioni sportive che hanno detto sì, vogliamo affidarvi i nostri atleti. Durante l’anno ci sono diversi momenti formativi rivolti alla cittadinanza: agli allenatori, ai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che vogliono capire meglio qual è il valore dell’inclusione nello sport. Coinvolgiamo tanti formatori esterni ed è un percorso molto importante per mantenere alta l’attenzione sul tema e per dare strumenti a chi lavora con noi e a chi è interessato. Il 19 giugno avremo la festa dell’inclusione per la chiusura dell’anno sportivo, con tante esperienze per tutti e tutte”
Dove contattare All Inclusive Sport? “Tutti possono essere tutor, non c’è bisogno di avere una laurea o una specifica formazione, se non il corso che faremo. Il nostro sito è www.allinclusivesport.it, abbiamo anche una pagina Instagram e una Facebook dove tutte le nostre storie vengono raccontate”.