Patti Educativi digitali: promuovere l’uso consapevole e responsabile delle tecnologie digitali nello Sport e nel calcio
di FRANCESCO MAFERA
Una iniziativa di carattere generale ma seguita attentamente e molto da vicino anche dal mondo sportivo. Soprattutto quello legato al calcio. I patti educativi digitali, dopo essere stati adottati in varie realtà del nord Italia, hanno cominciato la loro espansione lungo la penisola sbarcando anche a Roma e mirano ad ampliare il proprio bacino d’utenza, coinvolgendo un numero sempre maggiore di educatori in ambito scolastico e poi a cascata anche in ambito familiare.
I Patti Educativi Digitali: in che cosa consistono
Si tratta di un progetto volto a promuovere un uso consapevole e responsabile delle tecnologie digitali nel contesto educativo. Coinvolgono scuole, famiglie, istituzioni e associazioni locali in un impegno condiviso per garantire un ambiente digitale sicuro e formativo per gli studenti.
Il Patrocinio di FIGC – LND
La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Lega Nazionale Dilettanti (LND) hanno riconosciuto l’importanza di tali patti nel contesto sportivo e educativo. Un esempio significativo è la collaborazione con l’Istituto Comprensivo Rosetta Rossi di Roma, dove è stato organizzato un evento per la firma dei Patti Educativi Digitali, patrocinato dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina e dalla FIGC – LND Lazio. Questo evento ha sottolineato l’impegno delle istituzioni sportive nell’ambito educativo digitale. A dettare le mosse nel contesto specifico dell’Istituto della Capitale la dirigente scolastica Stella Fiorillo e la docente Antonella Perna con la collaborazione di Laura Barbaliscia; Presidente dell’Impresa Sociale Promet.
Le linee Guida FIGC per le politiche di Safeguarding
I patti educativi digitali si inseriscono all’interno di un contesto educativo piú ampio, nel quale si enfatizza l’importanza di adottare strumenti come i patti di corresponsabilità o collaborazione tra atleti, tecnici, personale di supporto e famiglie. Strumenti fondamentali per garantire un ambiente sportivo sano e sicuro, prevenendo abusi, violenze e discriminazioni. Queste le linee guida volute dalla FIGC e che stabiliscono misure per l’individuazione e la gestione dei rischi, compresi i protocolli per l’inclusione e la valorizzazione delle diversità tra i tesserati.
Il “precedente” per la LND
La Lega Nazionale Dilettanti supporta attivamente le società sportive nella formazione e nell’educazione digitale. Ad esempio, ha collaborato con il Corecom Lombardia nel progetto “Patto educativo per il benessere e la sicurezza digitale a scuola e in famiglia”, che ha coinvolto scuole e famiglie in attività di sensibilizzazione e formazione sull’uso sicuro delle tecnologie.
Il quadro della situazione è dunque quello che vede due tra le più importanti istituzioni sportive del panorama calcistico italiano (e dove una di queste è la principale in assoluto), come attori privilegiati e coinvolti attivamente nella promozione dei patti digitali su vasta scala. Questo attraverso il riconoscimento del loro ruolo cruciale nella formazione di giovani atleti e nella creazione di un ambiente sportivo e educativo sicuro e inclusivo.