Papa Francesco e lo Sport, frasi celebri e gli Sport più comunicati. “Alleniamo i valori”
di SILVIA SARDI
Senza cadere in una inutile retorica, abbiamo cercato di raccogliere alcune frasi più ricorrenti ed alcuni pensieri sullo Sport e sugli Sport di cui ha più comunicato il suo pensiero Papa Francesco.
Abbiamo cercato di raccogliere più fonti possibili.
Se è vero che Papa Wojtyla era un appassionato di sci, memorabili le immagini in montagna mentre si apprestava ad affrontare una discesa, anche Papa Francesco era un appassionato di sport.
Per Papa Francesco lo sport era lealtà, impegno, sacrificio, inclusione, spirito di gruppo, ascesi e riscatto.
“Da piccolo mi piaceva il calcio ma ho giocato anche a basket lo sport di mio papà. Io ero una pata dura, che vuol dire avere due gambe sinistre, e allora mi mettevano sempre in porta”.
“Lo sport ha il potere di unire le persone, al di là dalle loro abilità fisiche, economiche o sociali. È uno strumento di inclusione che rompe le barriere e celebra la diversità”
“Lo sport contiene in sé una forte valenza educativa, per la crescita della persona: crescita personale nell’armonia di corpo e di spirito, e crescita sociale nella solidarietà, nella lealtà e nel rispetto”.
“Lo sport nella comunità può essere un ottimo strumento missionario, dove la Chiesa si fa vicina a ogni persona per aiutarla a diventare migliore e ad incontrare Gesù Cristo”
Le religioni sono chiamate a farsi veicolo di pace e mai di odio perché in nome di Dio bisogna portare sempre e solo l’amore. Religione sport possono collaborare ed offrire a tutta la società dei segni eloquenti di quella nuova era in cui i popoli non alzeranno più la spada l’uno contro l’altro”.
“Quando vedo di che cosa sono capaci certi Atleti che portano impressa nel loro fisico qualche disabilità, rimango sbalordito dalla forza della vita”.
“Lo sport promuove contatti e relazioni con persone che provengono da culture e ambienti diversi, ci abitua a vivere accogliendo le differenze, a fare di esse un’occasione preziosa di reciproco arricchimento e scoperta.”
“Nessun campione si costruisce in laboratorio. A volte è accaduto, e non possiamo essere certi che non succederà ancora, anche se speriamo di no! Ma il tempo smaschera i talenti originali da quelli costruiti: un campione nasce e si rinforza con l’allenamento. Il doping nello sport non è soltanto un imbroglio, è una scorciatoia che annulla la dignità. Il talento è un dono ricevuto ma questo non basta: tu ci devi lavorare sopra”.
Da amante del calcio, Papa Francesco aveva espresso un concetto che ogni innamorato del pallone condivide: “Sappiamo che in ogni angolo del mondo, anche in quello più nascosto e più povero, basta una palla e tutto comincia a popolarsi e a sorridere”
“La vita la si deve prendere da dove viene, è come il portiere nel calcio: prende il pallone da dove lo buttano. Non bisogna avere paura nella vita”.
“Quando da Papa, alcuni anni fa, ricevetti Maradona in Vaticano – racconta il Pontefice – parlammo di tanti argomenti, tra cui la pace, e poi, prima che andasse via, gli feci anche la battuta ‘Allora quale è la mano incriminata?’ (quella de Dios ndr.)”.
Sul gioco del Rugby: “Questa disciplina mi sta molto simpatica: pure essendo uno sport da duri, non è mai violento. La lealtà e il rispetto che ci sono in questo sport spesso vengono presi come modello di comportamento. Penso al terzo tempo dopo la partita”.
Sul gioco del Tennis: “Nel tennis, come nella vita, non possiamo vincere sempre, ma sarà una sfida che arricchisce se, giocando in modo educato e secondo le regole, impareremo che non è una lotta ma un dialogo che implica il nostro sforzo e ci consente di migliorarci. Concepire un po’ lo sport non solo come combattimento ma anche come dialogo. C’è un dialogo che, nel caso del tennis, spesso diventa artistico”.
Prima delle Olimpiadi di Parigi : “È significativo che questo nostro incontro avvenga nei primi giorni del 2024, che è Anno Olimpico e Paralimpico. Ripensando al valore della tregua olimpica, la mia speranza è che, nel momento storico particolarmente buio che stiamo vivendo, lo sport possa gettare ponti, abbattere barriere, favorire relazioni di pace”.
“L’impegno è che tutti abbiano la possibilità di praticare sport, di coltivare – si potrebbe dire di “allenare” – i valori dello sport e di trasformarli in virtù.”
“La Chiesa è vicina allo sport, perché crede nel gioco e nell’attività sportiva come luogo di incontro tra le persone, di formazione ai valori e di fraternità. Per questo lo sport è di casa nella Chiesa, specialmente nelle scuole e negli oratori o centri giovanili.”
Sono alcuni pensieri, probabilmente ce ne saranno altri.