42° Torneo Beppe Viola per affermare i valori del fair play e del contrasto al bullismo
di FRANCESCO MAFERA
Il Torneo Beppe Viola, nato da una idea del suo fondatore Raffaele Minichino nel lontano 1984 e giunto quindi alla sua 42ª edizione, è in pieno svolgimento. La competizione si sta confermando non solo una prestigiosa vetrina per i giovani talenti Under 15 che si vogliono affermare nel calcio del domani, ma anche un’importante iniziativa per il contrasto al bullismo e l’affermazione dei sani valori legati allo sport. Le partite di questi giorni e organizzate secondo una logica itinerante che abbraccia diversi impianti sportivi di Roma e provincia, stanno per l’ennesima volta dimostrando di essere l’occasione per mettere in pratica i valori di rispetto, lealtà e fair play che da sempre caratterizzano la kermesse.
Anche quest’anno e sempre di più col passare delle stagioni, l’attenzione si sta concentrando sul tema del contrasto al bullismo, ovvero una problematica centrale per l’intero evento. Numerose personalità istituzionali, tra cui la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, i rappresentanti del CONI e della Regione Lazio e i membri del Comitato Fair Play, lo avevano sottolineato nel corso della cerimonia di presentazione, ribandendo l’importanza di un ambiente sportivo basato sul rispetto e sulla lealtà.
La presenza di icone del calcio come Giuseppe Giannini, Bruno Giordano e Massimo Piscedda hanno rafforzato questa visione, trasmettendo ai giovani atleti l’importanza di questi valori.
Personaggi che hanno potuto veicolare più efficacemente il loro messaggio grazie all’importante cassa di risonanza prodotta dalla cross-medialità dei diversi partner che gravitano intorno alla manifestazione sportiva e che dal 2023 hanno sviluppato nuove sinergie per arrivare ad una vasta copertura dell’evento. Una squadra capitanata da Rete Oro, attraverso Sport in Oro e alla quale, a dare il proprio rinnovato contributo è sempre il Corriere dello Sport insieme a Radio Radio e le due neonate MySoccerPlayer e Live Sport Academy, attraverso la trasmissione delle dirette streaming sui canali social delle partite. Un attento lavoro di comunicazione che sta ampliando anno dopo anno la portata dell’iniziativa, contribuendo anche a diffondere in maniera significativa i suoi principi.
La fase a gironi, iniziata da pochi giorni e composta inizialmente da otto raggruppamenti, ha subìto una espansione, incamerando altre quattro squadre provenienti dalle fasi preliminari, in una competizione che procede a spirale verso l’interno del territorio romano. Un torneo che, nella commistione di tradizione e innovazione, sta aggiornando e perfezionando ad ogni edizione la sua formula per essere più inclusivo e permettere quindi anche alle realtà emergenti del panorama capitolino e non solo di fare la loro comparsa. E’ il caso della Monti Prenestini, della Samagor o della Fc Simonetta. Nuove società alle quali è stata data l’opportunità di iscriversi e che stanno provando a ben figurare. Anche se l’obiettivo, insieme al rispetto dei valori fondanti la competizione, è quello di una reciprocità intesa come coesistenza tra la possibilità di far conoscere il torneo anche lontano dalla Capitale e la valorizzazione del territorio, proprio attraverso la copertura mediatica di assoluto rilievo garantita dalla manifestazione a livello regionale.
La finalissima è prevista per il 19 giugno presso il campo “Francesca Gianni” di San Basilio. Una nuova location per l’atto conclusivo di un torneo storico e per il quale l’esistenza di un albo d’oro ed una legittima ambizione da parte delle nuove promesse non sono mai potute prescindere dal senso di responsabilità di genitori, addetti ai lavori e organizzatori. Tutte componenti che stanno affinando ancor di più il loro modo di favorire un approccio che garantisca il rispetto delle regole, promuovendo il fair play e la sensibilizzazione al tema del bullismo, da sempre slogan che accompagna l’evento, facendolo crescere nel tempo.