“Lo sport veicolo di speranza”, l’ex Ct Prandelli e il libro Cara Gentilezza ti Scrivo al Maggio Salesiano
“La speranza ci deve accompagnare in ogni momento. Quando mi chiedono di parlare a ragazzi della straordinarietà dello sport e di quanto sia espressione di vita, dico sempre sì, perché il confronto ti arricchisce”.
Parole di Cesare Prandelli che ha partecipato all’iniziativa ” Lo sport come faro di speranza” nell’ambito della rassegna Maggio Salesiano a Firenze. In sala, c’erano centinaia di bambini e bambine col pallone accanto a loro e tanti sogni legati al loro “amico”, la sfera che che si rincorre in campo.
A dare il calcio di inizio all’evento è stato il libro “Cara gentilezza ti scrivo”, curato dalla giornalista, scrittrice e Fair Play Manager, Gaia Simonetti, che raccoglie la lettera di un bambino alla gentilezza e la sua domanda su quando tornerà la gentilezza nella nostra vita.
Prandelli ha parlato ai ragazzi del calcio, della sua passione, di come si leghi alla vita e ne rappresenti le sfide le salite e i traguardi.
Hanno partecipato anche Don Stefano Aspettati, che ha curato l’edizione del Maggio Salesiano arrivato alla quindicesima edizione e il giovane portiere viola, Tommaso Martinelli, che è partito proprio dalla Sales, società calcistica fiorentina presente all’incontro con tanti bambini che ne indossano la maglia. Un pomeriggio di racconti sul calcio, sul coraggio per superare gli ostacoli che siano sul campo di calcio o nella vita, a far rivivere ricordi ed emozioni.
C’era anche il giovane portiere della Sales Martino che ha combattuto la partita più difficile, quella con una malattia.
Il suo sorriso ha il sapore della vittoria, del coraggio di un ragazzo che ha trovato tanti amici.
“Quanti messaggi di forza ho ricevuto. Anche dal portiere De Gea. Mi hanno fatto piacere e sapendo di poter contare sul sostegno di tante persone, ho lottato con più coraggio”.
Ecco che il calcio esprime la sua parte più bella.