World Rugby U20 Championship 2025, competizione tra sostenibilità e inclusività
di FRANCESCO MAFERA
Il World Rugby U20 Championship 2025, ospitato quest’anno dall’Italia, non è solo una vetrina per le giovani promesse del rugby mondiale, ma anche un modello di responsabilità sociale. L’evento si distingue infatti per un forte impegno verso la sostenibilità ambientale, l’inclusione e la creazione di un lascito concreto per le comunità che lo accolgono.
In linea con gli obiettivi di sostenibilità promossi da World Rugby, il torneo ha adottato una specifica Politica di Sostenibilità e Legacy, tradotta in una serie di iniziative concrete e capillari.
Plastic Free e svolta green le prime parole d’ordine di un radicale cambio di paradigma
Uno dei primi ambiti di intervento riguarda la riduzione dell’uso della plastica monouso. Per limitare la produzione di rifiuti, sono stati introdotti bicchieri riutilizzabili brandizzati, forniti da CupHero, utilizzabili sia per le bevande che per il rabbocco dell’acqua, e pensati anche come souvenir ufficiali dell’evento. Nei club sede di gara sono stati installati erogatori di acqua filtrata, per favorire il riempimento delle borracce e ridurre il consumo di bottiglie in plastica. Anche il packaging alimentare è stato ripensato in ottica green: vengono infatti utilizzati materiali compostabili, in vetro o in carta, in sostituzione degli imballaggi tradizionali.
Una impronta forte data anche dalla gestione responsabile dei rifiuti, con tutti gli spazi del torneo ad essere dotati di contenitori per la raccolta differenziata – organico, carta, vetro, plastica e indifferenziato ed una segnaletica dedicata e istruzioni per un corretto smaltimento. In parallelo, si promuove l’uso di strumenti digitali al posto della carta, nell’ottica di ridurre al minimo gli sprechi.
La strategia per il fabbisogno alimentare
L’impegno ambientale si riflette anche nella gestione dell’alimentazione e delle risorse. Grande attenzione è stata posta alla lotta contro lo spreco alimentare, alla preferenza per prodotti locali e alla promozione di pratiche di approvvigionamento sostenibile. Sono state inoltre installate fontanelle pubbliche e distributori di acqua potabile per atleti e spettatori, per garantire un uso più consapevole e accessibile dell’acqua.
Un sistema di ambiti interconnessi
Un altro punto chiave della politica del torneo è la mobilità sostenibile: gli organizzatori incoraggiano infatti l’utilizzo di mezzi pubblici, biciclette e, ove possibile, soluzioni di mobilità condivisa per raggiungere gli impianti sportivi. Sul fronte dell’inclusione, invece, sono previsti posti riservati con un incremento della portata media di accoglienza dedicata per il pubblico con disabilità, garantendo la piena accessibilità agli impianti. Una conquista importante come quella del rispetto per la policy del World Rugby relativa al daltonismo al fine di assicurare una comunicazione visiva comprensibile da tutti. Delle sfaccettature dedicate all’inclusione sociale che conducono ad una maggiore sensibilizzazione su determinati temi. Per un sentire comune sempre più forte e pioneristico in tal senso anche per una svolta futura dell’impiantistica legata ad altri sport. Date queste premesse non può infatti mancare neppure l’idea di rugby integrato, con attività pensate per includere persone con disabilità nel gioco e nella comunità sportiva.
Un insieme di valori che la manifestazione cerca di trasmettere con attività di sensibilizzazione e coinvolgimento del territorio. Nelle città e negli undici club sede di gare e allenamenti sono stati infatti organizzati eventi di promozione dei valori del rugby e della sostenibilità. Tra questi, interventi di riqualificazione ambientale nelle aree circostanti gli impianti, distribuzione di gadget a tema green e installazione di segnaletica informativa sui comportamenti sostenibili da adottare.
Un impegno a 360° che coinvolge più partners
A questo si aggiunge una collaborazione con UNICEF: in occasione del torneo, la Federazione Italiana Rugby sostiene l’organizzazione umanitaria attraverso l’acquisto di kit scuola destinati ai bambini e alle bambine che vivono in situazioni di emergenza, per garantire loro la continuità educativa. Un impegno legato al mondo della didattica che viene rafforzato anche dalla partnership con l’app AWorld, piattaforma ufficiale delle Nazioni Unite per la campagna ACTNOW, che attraverso attività di gamification, incoraggia comportamenti sostenibili nella vita quotidiana.
Sono state inoltre redatte e distribuite linee guida rivolte a squadre, staff, hotel, club ospitanti e pubblico, con indicazioni pratiche su come adottare azioni sostenibili durante il torneo e proseguire anche oltre l’evento. A supporto di questa visione condivisa, il torneo ha attivato collaborazioni istituzionali con il Ministero dell’Ambiente e con CONAI, promuovendo il rispetto per l’ambiente e l’importanza della raccolta differenziata.
Il Mondiale U20 2025 si presenta così non solo come un grande evento sportivo, ma come un’occasione per lasciare un’impronta positiva e duratura sul territorio, promuovendo valori fondamentali come il rispetto, la consapevolezza e l’inclusione.

Screenshot

Screenshot