Milano Cortina 2026: i biglietti e le grandi aspettative degli italiani by Visa
a.MI.CO. Milano-Cortina
di MARIELLA LAMONICA
Nella conferenza stampa dello scorso giovedì, l’azienda leader mondiale dei pagamenti digitali ha mostrato i numeri di un’analisi che abbraccia il periodo 6 febbraio – 31 agosto 2025, svelando l’adrenalina di un popolo che crede nei benefici a lungo termine di quest’evento
Quanto manca a Milano Cortina? Poco, pochissimo. Lo dico i numeri, meno di 100 giorni alla cerimonia inaugurale del 6 febbraio, lo dice, anche, quest’attesa, un’attesa fatta sì di numeri ma anche di belle speranza che un intero popolo spera non sia disilluse e non vadano perse.
Un’analisi approfondita e curata da Visa Consulting e Analytics, punto fermo della connettività nel mondo attraverso la più innovativa rete di pagamento, recita appunto alcune considerazioni che potrebbero essere proprio punto fermo di questa attesa, ma anche appigli per una serie di benefici.
Nei giorni scorsi, presso lo spazio Baita della Torre Allianz di Citylife, si è tenuta una conferenza stampa che è andata dritta al punto, mettendo in fila numeri incoraggianti e per certi versi dal significato esaustivo.
Partiamo dai mercati di acquisto dei biglietti. Secondo i dati Visa i principali includono Germania e Stati Uniti (ciascuno oltre il 20% degli acquisti), seguiti poi da Francia, Regno Unito e Svizzera (oltre 5%), Canada, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Finlandia (intorno al 5%).
Quanto alla quota maggiore della spesa totale dei biglietti (sempre secondo i dati Visa), ci sono Stati Uniti (35%), Germania (oltre 10%), Canada (circa 10%), Svizzera, Regno Unito e Francia (5%). “Siamo orgogliosi di collegare persone e imprese, contribuendo a rendere l’esperienza olimpica all’altezza dello spettacolo” ha dichiarato Bea Larregle, Group Country Manager, Southern Europe, Visa.
All’appello non poteva mancare Andrea Varnier, Amministratore Delegato della Fondazione Milano Cortina, che ha sottolineato come il successo di quest’evento sia già sotto gli occhi di tutti.
“Ci sono una serie di numeri che rimarcano il successo di quest’evento, come i biglietti venduti pari a 1,5 milioni, il traffico aeroportuale con previsioni che vanno a raddoppiare le percentuali di un anno fa nello stesso periodo, ma poi c’è un lato più romantico, quello delle tradizioni come quella dei Paesi Bassi (4° paese con la spesa media più alta per i titolari di Carta Visa) che hanno una lunga storia legata al pattinaggio e che fremono nell’attesa di sbarcare a Rho Fiera, dove per la prima volta questa disciplina andrà in scena in un impianto temporaneo”.
Altri numeri confortanti raccontano anche la grande partecipazione da parte dei “più giovani”. Il 50% dei biglietti venduti è finito nelle mani di under 40, mentre le richieste di aggregarsi all’evento in qualità di volontari, hanno toccato quota 130 mila candidature, con una scrematura che è dovuta scendere fino alla soglia delle 18 mila e che abbraccia tantissimi giovani desiderosi non solo di prendere parte ai giochi olimpici ma anche di dare una svolta ai propri curriculum in vista di future e possibili opportunità lavorative.
Il capitolo più sostanzioso, però, è quello legato alle aspettative degli italiani abitanti nelle tre regioni coinvolte.
Stefania Conti, Business Development Director – Financial Services Ipsos, è entrata così nel dettaglio. “Abbiamo sviluppato un’analisi approfondita intervistando 100 abitanti delle zone coinvolte, ed è emerso un interesse verso i giochi pari al 79% con aspettative ancora più incoraggianti visto che 9 su 10 pensano che quest’evento possa lasciare effetti positivi sul territorio portando dei vantaggi non indifferenti con un focus ulteriore sulla digitalizzazione: il 65% degli intervistati ritiene che i giochi siano un forte stimolo verso l’innovazione tecnologica, con alte aspettative sui pagamenti digitali”.
Oltre i numeri, però, ci sono i valori. Temi di interesse pubblico come la sostenibilità, la disabilità, i dialoghi fra generazioni che si ritrovano magari davanti alla tv a godere dello stesso spettacolo, non saranno secondari, anzi saranno chiavi di lettura ulteriori pronte a dare un valore aggiunto all’evento.
“Abbiamo elencato tante motivazioni di successo per quest’evento e tanti obiettivi – ha concluso infine Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia – ma il vero scopo sarà a marzo, quando a luci spente, dovremo necessariamente aver lasciato qualcosa sul territorio, dal grande al piccolo esercente, proprio loro dovranno essere riusciti a farsi conoscere anche grazie alle abilità di Visa sostenendoli nel processo di digitalizzazione”.
            