Italia Campione del Mondo nel Tennis: visibilità e sponsor, oltre il risultato
Tennis. L’Italia è Campione del Mondo. Alzi la mano chi leggendo questo titolo o ascoltando questa dichiarazione pensa alla vittoria degli azzurri di Filippo Volandri della Coppa Davis o all’affermazione delle Azzurre guidate da Tathiana Garbin che si sono aggiudicate, solo pochi giorni prima (quattro per la precisione) la Billie Jean King.
Campionato a squadre in entrambe i casi, stessa location per le fasi finali, Malaga, in Spagna. Il montepremi in palio non c’entra. La competizione femminile ha avuto un montepremi di 9.6 milioni di dollari, uno sforzo da parte dell’Itf per promuovere l’equità nel tennis. Paolini e compagne hanno visto un assegno da 2,4 milioni di dollari. Sinner, Berrettini e compagni si sono aggiudicati un premio di 2 milioni e 678mila dollari, quindi di poco superiore alle colleghe, per una competizione che ha subito un calo complessivo dell’11%, passando da 8,4 milioni a 7,5 milioni di dollari.
Quindi perché nell’immaginario collettivo fanno più breccia i Campioni del mondo rispetto alle Campionesse del Mondo? È una questione di visibilità, inevitabilmente legata al genere. La visibilità di Sinner quest’anno è stata straordinaria, principalmente per i suoi successi naturalmente: due titoli Slam, le Atp Finals di Torino e la vetta del ranking mondiale sono traguardi straordinari. Anche Jasmine Paolini però ha avuto un’annata fenomenale: due finali Slam, un oro olimpico, la chiusura della stagione al n. 4 della classifica internazionale. Eppure l’esposizione mediatica dei due non è paragonabile. A esempio basta citare le due finali dei rispettivi campionati del mondo a squadre. Quella femminile è stata trasmessa da Sky e da Supertennis. La Billie Jean King Cup ha portato a 2.507.463 la copertura il totale del canale della Fitp nell’arco delle 24 ore su Supertennis, quindi in chiaro. Il match di Paolini ha avuto 721.397 telespettatori, con uno share del 4,1%. Sono stati invece 1.534.222 i contatti totali durante l’incontro. Il match di singolare femminile più visto nella storia del canale Supertennis. Domenica, quindi in concomitanza anche con le partite di calcio, su Rai2 la prima partita vinta da Berrettini su Van de Zandschulp ha avuto 3.115.000 spettatori (share 23.6%), la seconda, decisiva, tra Sinner e Griekspoor ha avuto un picco di 4.467.000 spettatori, con il 26% di share. Complessivamente, sempre in chiaro, la finale di Coppa Davis è stata vista da una media di 3.839.000 spettatori con il 25% di share. Un italiano su quattro davanti alla tv ha scelto di vedere il tennis, maschile.
Inutile tornare sulla polemica tra il direttore di Rai Sport Jacopo Volpi e il presidente della Fitp Angelo Binaghi su chi non ha offerto o si è tenuto i diritti della Billie Jean King. Le ragazze, montepremi a parte, rimangono comunque un passo indietro, nonostante i risultati identici ottenuti in termini di esposizione mediatica che poi fanno la differenza, fondamentale, in chiave di attrazione di sponsor. Proviamo a immaginare. Cosa sarebbe successo se su Rai 2 fosse stata trasmessa la Billie Jean King e non la Coppa Davis? Polemiche a gogo. Anzi no, non sarebbe mai potuto accadere. Fantatennis.
di Tiziana Pikler