Lo sport medicina per la salute mentale secondo il World Mental Health Day Report
A cura del dott.Santo Rullo
IPSOS, istituto di ricerca leader nei sondaggi, ha pubblicato i risultati della quinta edizione del World Mental Health Day Report, un’ampia ricerca condotta in 31 Paesi che esamina le percezioni delle persone riguardo alla salute mentale e la risposta del sistema sanitario.
I dati evidenziano la crescente preoccupazione della popolazione italiana riguardo la salute mentale, con un sorpasso nei confronti della preoccupazione per il cancro, in quasi tutti i diversi strati demografici per età e sesso, eccezion fatta per i boomers.
Più di due terzi degli italiani ritiene che la salute mentale e fisica abbiano la stessa importanza per il benessere complessivo, ma meno di un terzo crede che queste siano trattate allo stesso modo dal sistema sanitario nazionale. Quest’anno si è celebrato il centenario della nascita di Franco Basaglia, ispiratore della Legge 180 con la quale in Italia si sono chiusi gli ospedali psichiatrici dal 1978 e l’assistenza psichiatrica si è spostata completamente sul territorio. Purtroppo il pregiudizio sui disturbi psichici e sulle possibilità di prevenzione e cura condizionano ancora l’accesso tempestivo delle persone con problemi di salute mentale agli interventi più efficaci.
Nella survey si evidenzia una maggiore attenzione dei più giovani alla salute mentale, con una maggiore consapevolezza della stretta relazione tra mente e corpo nelle condizioni di stress e con una maggiore disponibilità a portare le proprie difficoltà psicologiche all’attenzione di una professionista.
Tra i fattori di protezione dello stress e del disagio psichico l’esercizio fisico e lo sport sono da tempo considerati strumenti di prevenzione e di intervento nelle diverse condizioni legate alla salute mentale. Proprio nel corso dell’ultima Settimana Europea dello Sport dello scorso settembre si è tenuta al Palazzetto dello Sport di Roma la Dream Euro Cup, un campionato europeo di futsal che ha visto impegnati circa 160 persone con problemi di salute mentale provenienti da 12 paesi europei e finanziata dalla Commissione Europea. Al termine del torneo si è tenuto un Workshop Internazionale presso la Sala Giunta del CONI al quale hanno preso parte i rappresentanti dei 12 paesi europei e due rappresentanti per l’Africa e l’Asia. Nel corso del workshop sono state presentate le linee guida sull’utilizzo dello sport nelle situazioni di problemi di salute mentale elaborate in un progetto Erasmus Plus Sport condotto da ECOS-Europe (European Culture and Sport Organization) Ente del Terzo Settore organizzatore della Dream Euro Cup. Lo stesso Ente ha portato a termine un altro progetto europeo mirato a promuovere l’alleanza tra operatori della salute mentale e tecnici dello sport.
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