Voce del verbo fallire: a Modena la scuola che insegna ad accettare l’errore
di Mariella Lamonica
Che bello, ho fallito! No, non è una frase usuale, né tantomeno un motto d’altri tempi, anzi, sono “solo” 4 parole messe una in fila all’altra che nascondono dentro di sé la sbagliata idea della perfezione e dello stare in piedi a tutti i costi.
Perché cadere non è mai stato contemplato, tanto più ai giorni nostri dove tutti ti spronano a correre, correre e correre, senza fermarti mai. Andare a prescindere da dove, dimostrandosi sempre e solo attivi, artefici di un destino delle meraviglie dove tutto risplende senza l’ombra di un minimo sacrificio dietro.
No, no e ancora no. Non è così. Affatto.
A Modena c’è la “Scuola del fallimento”, un vero e proprio istituto con un piano di studi che permette a singole persone ed aziende, di apprendere una sana cultura del fallimento, aumentando il grado di accettazione dell’errore, la capacità di analisi e che l’errore sia parte essenziale del gioco.
L’idea è nata da Francesca Corrado alle prese con un 2015 da incubo in cui tutto, ma proprio tutto, andò a rotoli pressoché contemporaneamente. “L’idea è nata dalla mia percezione di errore e fallimento, dal mio inutile tentativo di agire inseguendo la perfezione e, soprattutto, dalle lezioni che la vita mi ha offerto”, afferma la stessa ideatrice sul portale web della scuola.
Da lì, da quell’anno horribilis, la voglia di rimettere in discussione certezze ed errori, grazie ad un percorso che attingesse dal campo delle neuroscienze e della psicologia, del gioco, del teatro e dello sport. Riprendere il controllo della propria vita vedendo l’errore come opportunità, questo il senso, in estrema sintesi, di una scuola che già nel nome sdogana la parola fallire vista come un marchio di fabbrica invalidante. “Osa perdere per vincere” è invece il motto della scuola modenese, ma anche un piano d’aziona a lungo termine che porta a rimarcare come solo sbagliando si riesca a capire ciò che sia davvero importante.
Il manifesto di questa scuola è il “Grow Different”, ovvero un manifesto che abbraccia i valori reali, l’unicità, una cultura secondo cui l’errore è ammissibile, sopportabile e ci porta a costruire, a guardare le cose da un altro punto di vista, ad impegnarsi per cambiare, agire, crescere, in una maniera differente.
https://www.scuoladifallimento.com