Museo dello Sport e Sportcity: siglato un patto tra cultura ed emozioni
di ALESSANDRO CRISAFULLI
ROMA – Dalla Capitale allo Stivale, a braccetto con Fondazione Sportcity. Una partnership all’insegna della cultura sportiva, quella appena siglata tra il Museo dello Sport di Roma e la realtà che sta “sportivizzando” sempre più città grandi e piccole del nostro Paese.
Un accordo di collaborazione che permette al “gioiello” incastonato nello stadio di Domiziano di “prendere aria” e risplendere in tutta la sua bellezza.
Abbiamo chiesto a Nicola Cilento, manager sportivo e ideatore del progetto nel 2012, di raccontarci qualcosa di più.
Quanti cimeli ci sono, in totale, nel Museo?
Il Museo dello Sport è l’unico museo multidisciplinare in Italia. Il nostro Paese conta oltre 70 musei sportivi, tutti dedicati ad uno sportivo o ad una disciplina. Ognuno raccoglie storie ed emozioni dell’Italia sportiva. L’idea del Museo dello Sport è quella di riuscire ad unire in un percorso, le emozioni di ogni angolo d’Italia, per non mandare dispersi pezzi di storia straordinaria. In totale, conta oltre 1.500 cimeli di proprietà, ma la sua forza sta proprio nell’aver allacciato rapporti con alcuni dei musei sportivi in giro per il Paese, con la speranza di poterne raggiungere sempre di più con il tempo. Lo scambio di cimeli e racconti permette ai visitatori – presso la nostra area espositiva nei sotterranei di piazza Navona – presso il nostro sito web e nei vari eventi itineranti, di conoscere storie sportive uniche, partendo non da un risultato o da una competizione, ma dall’emozione di un cimelio.
Proprio come Quarto Posto, si va oltre il risultato, quindi. E quali sono le chicche più curiose/preziose del Museo?
Non è facile individuarle. Ognuno racchiude l’anima di un atleta, una vittoria, una sconfitta, una delusione o una gioia. Crediamo fortemente che lo sport non sia fatto di sole grandi imprese, ma ogni storia ha la sua emozione che si può raccontare e tramandare. Pelè, Maradona, Beckenbauer, Valentino Mazzola e ancora Jesse Owens, Mennea, Senna, Schumacher, Lo Bianco, LeBron James, sono solo alcuni nomi che solo a leggerli fanno sognare e immaginare… ma ci sono mille storie dietro anche i cimeli di atleti che non hanno nomi così importanti, ma che racchiudono sudore, passione, impegno, professionalità.
Quali sono i progetti, le novità in mente per lo sviluppo del Museo?
Stiamo lavorando ormai da oltre 10 anni, per cercare ogni giorno, ogni mese, ogni anno, di migliorare e migliorarci. Lo sport è lo strumento di comunicazione e marketing più potente al mondo, è un volano unico per raggiungere i giovani ma anche gli adulti e gli anziani. Riteniamo che la pratica sportiva consegni ad ogni persona una marcia in più nella vita, sotto il profilo fisico ma anche e soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Eventi, incontri con le scuole, formazione con ambassador, format teatrali, sono solo alcuni progetti su cui stiamo lavorando per intensificare le nostre attività e cercare di raggiungere più persone possibili. Colgo l’occasione per invitare chiunque abbia domande o proposte, a contattarci.
Cosa prevede la collaborazione con Sportcity?
Con Sportcity è nata una collaborazione forte ed intensa. È stato tutto molto naturale. Il Presidente, Fabio Pagliara, è un uomo di sport, un grande manager, un appassionato e questo ha reso tutto molto facile. La cultura del movimento è un obiettivo comune. Noi mettiamo a disposizione i cimeli, i racconti, le emozioni per provare a far accendere le menti e portarle alla consapevolezza di quanto sia fondamentale muoversi per il benessere psicofisico. Sportcity per noi, al contempo, è un volano potente per raggiungere le masse e per avere al nostro fianco una struttura riconoscibile e affidabile nel mondo dello sport, con manager e professionisti di grande rilevanza, capacità e passione.
Per contatti, approfondimenti e proposte: www.museosport.com – 3240849736,