Crollo verticale della ginnastica? Ecco spiegato il “giallo” nel Rating Sport e Salute 2024
di MARTA MULE’
Alla fine del 2024 Sport e Salute ha pubblicato il rating delle Federazioni sportive nazionali, un documento in cui si analizza l’andamento di ogni federazione valutando diversi criteri: la performance sportiva, i numeri e la rilevanza mediatica. Parametri molto importanti perché da questi è dipeso il contributo economico che ciascuna ha ricevuto.
A ogni federazione era stato chiesto di comunicare a Sport e Salute il numero di tesserati attivi, ovvero coloro che hanno sostenuto un costo minimo di iscrizione pari € 2,50 e si sono iscritti ad almeno una gara durante l’anno. Con queste informazioni Sport e Salute ha poi realizzato una tabella che mette insieme non solo i dati di tutte le federazioni, ma anche la loro variazione dal 2020 al 2023.
Da questi numeri emerge che la FIGC è la federazione con più tesserati attivi con FITP e FIPAV che completano il podio. Dietro troviamo FIP, FIDAL e FIN. Tutte le prime cinque classificate sono cresciute progressivamente negli anni, ma anche nelle altre posizioni si vede un movimento in grande ascesa.
Quello che non passa inosservato, invece, è il dato relativo alla FIG, federazione ginnastica italiana, che registra un 2022 con 120.755 tesserati e un 2023 che è sceso drasticamente fino a 67.502. Un crollo del 56% per cui sembra difficile trovare una spiegazione, considerando i grandi successi della disciplina sia nell’artistica (nel 2023 l’Italia vinse uno storico oro europeo con la squadra maschile e altre sei medaglie, tra cui l’oro di Alice D’Amato alle parallele), sia nella ritmica (con Sofia Raffaeli sempre protagonista).
Quello che ci è stato detto direttamente dalla FGI è che il dato da loro comunicato a Sport e Salute per il 2023 è relativo solo ai tesserati attivi, non a tutti i tesserati: così come richiesto, dunque, non hanno inserito nel conteggio tutti coloro che praticano ginnastica in Italia, ma solo gli “attivi”. Guardando il numero dei tesserati in generale, infatti, si può evidenziare un andamento abbastanza costante: nel 2023 erano 137.780, nel 2024 126.327 con un calo di circa 11mila iscritti, che però non rappresenta una crisi così preoccupante.
Nel modello di allocazione delle risorse scritto da Sport e Salute, quando si fa riferimento ai tesserati attivi si dice che sono coloro che hanno partecipato ad almeno un evento sportivo/ formativo previsto dal calendario federale e per cui, se previsto dallo Statuto federale, è stato richiesto il certificato medico, agonistico o non agonistico. Una definizione che, così letta, abbraccia un numero di persone molto più ampio. Non si tratta solo di coloro che hanno preso parte ad almeno una gara, ma sono da considerare anche coloro che hanno partecipato a progetti sportivi federali o scolastici. Non è un caso che una federazione molto attiva dal punto di vista promozionale come la federazione italiana tennis e padel preveda il tesseramento per tutti gli alunni che aderiscono a “Racchette in classe”, iniziativa che coinvolge oltre 400mila bambini in tutta Italia.
Questo “cavillo” potrebbe avere creato confusione e il tentativo di Sport e Salute di valutare la crescita del movimento sportivo con un dato ancora più specifico potrebbe non avere ottenuto l’esito sperato, favorendo nei numeri chi ha più attività promozionali e non valutando l’effettivo sviluppo della federazione.
Rimini 28 aprile 2024
European Championships – Artistic Gymnastics.
© Ph by Simone Ferraro