A un anno da Milano-Cortina, ecco cosa si muove sotto il cielo d’Olimpia
di LUCA CORSOLINI
La prima giornata di Milano Cortina 2026, il meno 1 anno ai Giochi, ha lasciato come ricordo un pensiero unico: sarà l’Olimpiade più bella di sempre, banale e non tanto gradevole quanto sarebbe stato dire che si sta lavorando per il meglio.
Comunque che parecchio si muova sotto il cielo d’Olimpia è un’evidenza. Ad esempio Alessandro Araimo, il capo di Warner Bros Discovery , ha appena dichiarato che i Giochi saranno il trampolino di lancio per Max, la nuova piattaforma del gruppo che non è un partner solo televisivo del CIO. Agli statunitensi, si sa, le Olimpiadi piacciono. E piace presentarle in grande. Tanti ricordano, altri canali ma stessa effervescenza, il mega studio Nbc in piazza San Carlo nel 2026 a Torino. Forse aggiungerà qualcosa per il pubblico italiano schierando Amadeus e Fazio, ma i biglietti arriveranno dagli Usa e forse eclisseranno Milo e Tina, le mascotte ufficiali. Perché Warner Bros Discovery alla voce merchandising aggiungerà un ricco capitolo dedicato ai Looney Tunes.
Intanto, il primo colpo di city dressing, come si dice degli interventi dedicati alle città che ospitano i Giochi, ha occupato in modo elegante il salotto buono di Milano: in piazzetta Reale il countdown, conto alla rovescia, alla Cerimonia di apertura di Omega. In piazza del Duomo una pista di ghiaccio come ce ne sono tante in Italia da anni. A dire il vero questa è molto più elegante e invece che al pattinaggio è dedicata a hockey e curling. Capirà il messaggio la federazione competente o continuerà a lamentare che il curling lo praticano in pochi. Guadagnare una piazza e tante piazze rappresenta una sfida, certo, ma anche una straordinaria possibilità.