La scherma dei fratelli Reale: “allenare la mente oltre al corpo”
di MARTA MULE’
Nello sport italiano c’è una famiglia che si sta mettendo in mostra a suon di risultati nella scherma. Sono i fratelli Reale: Edoardo, 19 anni, Valerio, 18 anni, Leonardo, 17 anni ad agosto e Matilde, 15 anni a settembre. Si allenano tutti insieme nella scuola del Frascati Scherma, una delle società di scherma più famose e vincenti, con il maestro Andrea Aquili, attuale Ct della Nazionale italiana di sciabola e, seppur così giovani, hanno già fatto parlare di loro.
Agli Europei under 17 e under 20 di scherma, andati in scena ad Antalya a fine febbraio, per la prima volta tutti e tre i fratelli Reale sono stati convocati per prendere parte alle gare di sciabola e, insieme a Cosimo Bertini, hanno vinto la medaglia d’oro a squadre. Un titolo che ha dato ancora più valore al caso eccezionale di avere una squadra composta per tre quarti dai componenti di una stessa famiglia, ma la storia di Edoardo, Valerio e Leonardo (così come quella della più piccola Matilde), parte da lontano.
È il 2012 quando Enrico Reale, il papà di questi ragazzi, li porta per la prima volta in una palestra di scherma. «Dobbiamo tutto a papà perché ci ha fatto scoprire lui la scherma, non c’era nessuno che l’aveva praticata in famiglia», ricorda Edoardo. «Avevamo fatto nuoto e atletica e qualche allenamento di calcio, ma a papà non piaceva molto. Un giorno ci è venuto a prendere a scuola e ci ha detto: “Venite, vi porto a provare un altro sport”. Io avevo sei anni, Valerio cinque e Leonardo quattro, Matilde era ancora troppo piccola e quindi abbiamo iniziato noi tre. Poi Vale e Leo hanno interrotto e ripreso poco dopo, Matilde dopo qualche anno ci ha raggiunto, mentre io non ho mai smesso e ormai sono passati 13 anni».
L’amore per la scherma scatta subito, in modo particolare per la sciabola. «La prima settimana abbiamo fatto la prova con le armi di plastica», continua Edoardo. «Di solito si comincia col fioretto, ma a noi ha catturato subito la sciabola per la velocità, la fisicità, la necessità di pensare in poco tempo. Erano tutte caratteristiche che ci rappresentavano e infatti non abbiamo avuto dubbi».
Papà Enrico e mamma Francesca supportano fin da subito i loro ragazzi e gli fanno capire l’importanza dello sport e dello studio già da piccolissimi. «Mamma e papà ci tenevano al fatto che facessimo sport, ma ci hanno sempre ricordato che bisogna allenare la mente oltre al corpo», dice Valerio. «Volevano che andassimo bene in entrambi gli ambiti e noi, da ormai tanti anni, abbiamo conciliato le due cose impegnandoci al massimo per raggiungere i migliori risultati. Inizialmente è stato difficile, abbiamo dovuto imparare a organizzare il nostro tempo e la nostra vita sociale perché tra scuola e sport c’era poco altro spazio da dedicare agli amici. Anche grazie ai nostri professori siamo riusciti a fare tutto e ormai ci siamo abituati ad avere una vita frenetica. Quello che abbiamo adesso è frutto di tanto lavoro».
Quello che i fratelli Reale hanno costruito è una doppia carriera che sta dando loro tante soddisfazioni. L’anno scorso Edoardo ha preso 100 alla maturità e adesso si è iscritto all’Università nella facoltà di Ingegneria Civile, Valerio è all’ultimo anno di liceo ed è già iscritto alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale alla Sapienza, mentre Leonardo e Matilde sono rispettivamente al quarto e al primo anno di liceo scientifico all’Istituto Salesiano Villa Sora di Frascati. Dal punto di vista sportivo, invece, Edoardo è stato campione italiano under 17 nel 2021 e nel 2022 e vicecampione italiano under 20 nel 2023, Valerio è stato quinto agli Europei under 17 nel 2024 e sesto agli Europei under 20 quest’anno, Leonardo ha vinto l’oro agli Europei under 17 nel 2024 e quest’anno ha conquistato il bronzo sia agli Europei under 20 che ai Mondiali under 17, mentre Matilde si è piazzata sul primo gradino del podio al GPG 2023 nella categoria Ragazze (under 13).
I tre fratelli i Reale sono reduci dall’oro a squadre agli Europei Cadetti e Giovani e dall’argento ai Mondiali nella stessa gara. Successi che confermano la bontà del lavoro fatto fino ad ora e le potenzialità che questi giovani atleti hanno e che possono continuare a esprimere nei prossimi anni. «Tra noi c’è tanta competizione, però l’abbiamo sempre vissuta in maniera sana», racconta Leonardo. «Capita di trovarci a cena e di stuzzicarci vantandoci dei nostri risultati, ma solo per il gusto di divertirci. Ci siamo incontrati in pedana diverse volte e fino ad ora Edoardo ha sempre battuto me e Valerio, ma se dovessimo guardare ai risultati il migliore sono palesemente io! Affrontare un fratello comunque non è facile: Edoardo è quello che razionalizza meglio il contesto e si concentra di più, Valerio è una via di mezzo, io sono quello più emotivo e questo fino ad ora mi ha fregato, ma ci sto lavorando. Sicuramente nessuno di noi vuole perdere e quando ci affrontiamo è sempre bello perché diamo il massimo e quindi penso sia piacevole anche per chi ci guarda».
La spettatrice più fedele e appassionata è sicuramente Matilde, che non perde mai una gara dei fratelli. «Io li guardo sempre e vedere i loro assalti mi mette più ansia rispetto a fare le mie gare! È molto emozionante e quando vincono esulto più di loro. Sono tre ragazzi che sono stati capaci di entrare nella squadra nazionale e per me sono un’ispirazione. Osservo come reagiscono, vedo la loro mentalità e cerco di imitarli. Portare questo cognome per me è un grandissimo onore».
La chiamata in azzurro agli Europei di quest’anno è stata vissuta con grande gioia sia dai protagonisti che da tutta la famiglia Reale. «L’emozione di vedere il nostro nome ripetuto tre volte è stato incredibile perché sappiamo che è un caso unico e poi abbiamo condiviso una delle esperienze più belle della nostra vita», ammette Valerio. Anche Edoardo conferma: «Noi mettiamo la famiglia davanti a tutto. I nostri genitori sono fieri di noi e felici per quello che stiamo facendo. Agli Europei papà, mamma e Matilde ci hanno visto vincere dalla tv e hanno esultato per noi».
Il prossimo weekend ci sarà la Coppa del Mondo Assoluta a Madrid, poi i Campionati italiani Cadetti e Giovani e i Campionati italiani Assoluti. I fratelli Reale hanno grandi ambizioni e puntano alla prima squadra. «Vogliamo sicuramente iniziare la prossima stagione ancora meglio», racconta Leonardo. «L’anno prossimo Edoardo sarà all’ultimo anno nella categoria Under 20, Valerio al secondo e io al primo e vogliamo concentrarci tanto su questa categoria. Vogliamo sicuramente vincere i Mondiali under 20 a squadre e poi testare il terreno tra gli Assoluti».
Edoardo, che è il fratello maggiore, punta ancora più in alto. «Abbiamo il sogno dei Giochi Olimpici insieme. Sappiamo di avere le carte in regola per fare la magia, ora dobbiamo essere maturi schermisticamente e lavorare tanto tenendo i piedi per terra. Non abbiamo fretta».
La cosa più bella che la scherma sta regalando a questi ragazzi, oltre al prestigio delle medaglie e alla possibilità di fare grandi esperienze in tutto il mondo, è la condivisione. «Quello che mi piace di più della scherma è il fatto che è una cosa che noi fratelli abbiamo in comune, che ci fa vivere tante emozioni insieme e che ci rende una famiglia ancora più unita», spiega Valerio. «Amo i miei fratelli e mia sorella e quando uno di noi vince per me vince tutta la nostra famiglia, siamo un pacchetto unico. Avere il loro supporto anche nello sport è davvero il regalo più bello».
C’è tutto: una bellissima famiglia legata dalla scherma, la condivisione dei valori più profondi dello sport, i risultati che anno dopo anno migliorano e danno incoraggiamento, la voglia di migliorare per calcare le pedane più prestigiose del mondo. Segnatevi i loro nomi: di Edoardo, Valerio, Leonardo e Matilde Reale sentiremo ancora parlare.