Touch2See: emozioni del campo con tatto e vista per la fruizione sensoriale dei non vedenti
di EDOARDO CASATI
Roma, Stadio Olimpico – 14 maggio 2025.
Non è stata solo la serata che ha decretato il vincitore della settantottesima edizione della Coppa Italia. Quella tra Bologna e Milan è stata anche una partita all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione, segnando una tappa storica per lo sport italiano.
Per la prima volta, infatti, una finale di Coppa Italia è stata completamente accessibile alle persone non vedenti, grazie alla collaborazione tra Lega Serie A e Touch2See, realtà impegnata nell’innovazione tecnologica al servizio dell’inclusione.
Un’esperienza multisensoriale per vivere lo stadio
Il protagonista tecnologico di questa svolta è stato Touch2See, un dispositivo pensato per rendere il calcio fruibile anche da chi non può vederlo. Il cuore del sistema è una sorta di lavagnetta tattile su cui si muove una piccola riproduzione del pallone. Questo oggetto viene spostato in tempo reale per corrispondere esattamente alla posizione del pallone vero sul campo.
Il dispositivo è collegato a un sistema audio tramite cuffie, che trasmette una radiocronaca dettagliata e perfettamente sincronizzata con l’azione. In questo modo, la persona non vedente può seguire il gioco sia attraverso il tatto, tracciando i movimenti della miniatura sulla lavagnetta, sia tramite l’udito, ascoltando la narrazione dell’azione di gioco.
Questa combinazione di stimoli sensoriali restituisce un’esperienza straordinariamente immersiva, che va oltre il semplice racconto della partita. Chi utilizza Touch2See può anche percepire l’atmosfera dello stadio: i cori della curva, le reazioni del pubblico, le vibrazioni che attraversano le tribune in un momento decisivo.
Oltre la tecnologia: un messaggio di inclusione
L’introduzione di Touch2See in una finale così importante rappresenta molto più di un passo avanti tecnologico. È un messaggio forte e chiaro di inclusione, che dimostra come lo sport, quando supportato dall’innovazione, possa davvero diventare accessibile a tutti.
Il successo dell’esperimento fa sperare in un’estensione dell’utilizzo di questo strumento anche in altre competizioni sportive, in Italia e all’estero.
Il futuro è inclusivo
In un’epoca in cui la tecnologia può (e deve) essere un ponte per superare le barriere, la finale di Coppa Italia 2025 resterà un punto di riferimento.
Non solo per lo spettacolo offerto sul campo, ma anche per ciò che è accaduto sugli spalti: un passo concreto verso un calcio più aperto, partecipato.
L’augurio è che questo sia solo l’inizio di un percorso più ampio. Perché l’emozione del calcio — fatta di tifo, tensione, gioia e condivisione — deve essere un diritto per tutti, senza eccezioni.