Sessismo e calcio: un caso inaccettabile contro un arbitro donna
Di Andrea Rossi (Redazione Junior – ITS AMMI Sport Manager)
Una notizia poco nobile, quella che ci giunge da Villachiara, dove lo scorso 28 ottobre si è disputata la gara tra Villaclarense e Academy Montorfano Rovato per la categoria juniores under 18 regionale.
Al minuto 41 del primo tempo infatti un calciatore della squadra di casa riceve una pallonata nelle parti intime, da qua in poi accade il misfatto.
La giudice di gara si appresta ad accertare le condizioni del giocatore, fermando il gioco è chiamando i soccorsi, a questo punto il tecnico della Villaclarense, S.P., si rivolge alla signora arbitro pronunciando tali parole “Direttore ci pensi lei!”, suscitando l’imbarazzo generale nel pubblico.
Ma non finisce qua, perché è proprio a questo punto che il capitano dei padroni di casa, si rivolge al compagno suggerendo di risolvere il problema facendosi massaggiare le parti intime dall’arbitro.
La direttrice di gara rimane scioccata, senza però provvedere a sanzioni, che non risulteranno influenti sul resto della partita, dato che l’incontrò terminerà 1-4 per l’Academy Montorfano Rovato.
In seguito però verrà assegnata una squalifica fino al 22/01/2025 al tecnico e fino al 28/02/2025 al capitano della squadra.
IL COMMENTO
L’incidente accaduto durante la partita dilettantistica è l’ennesima testimonianza che c’è ancora tanto lavoro da fare per sensibilizzare gli sportivi sul tema del rispetto verso gli altri, in particolare nei confronti di donne che ricoprono ruoli di autorità. La figura dell’arbitro, che sia uomo o donna, deve essere rispettata per la sua funzione e per la sua professionalità, e comportamenti inappropriati e sessisti devono essere fermamente condannati. Solo attraverso una cultura di rispetto reciproco, possiamo sperare di vedere un cambiamento significativo nel mondo dello sport.