Mamme e figlie tutte in campo, dietro un pallone: l’esempio di Lady Soccer
di STEFANO RAVAGLIA
Leggiamo direttamente dal loro sito: “una realtà cinisellese nata nel 2017 che promuove e sviluppa il calcio femminile attraverso eventi, tornei e manifestazioni sportive”. Per le donne milanesi e che abitano nei dintorni del capoluogo lombardo, e vorrebbero prendere a calci un pallone esattamente come gli uomini, Noemi Riccobene ha ideato e oggi guida una realtà consolidata come quella di Lady Soccer ASD. I dettagli ce li ha spiegati nella nostra intervista pubblicata sul nostro canale Youtube che vi invitiamo a guardare e di cui vi offriamo uno stralcio:
“L’idea è nata dalla mia grande passione per il calcio che avevo sin da piccola – dice Noemi -, ma non ho mai avuto la possibilità di giocarci in età infantile perché i miei genitori lo ritenevano uno sport esclusivamente maschile e non adatto a una bambina. Ho trovato quindi una maniera diversa di sviluppare la mia passione. Ho iniziato a giocare ormai a 20 anni, quando non potevo realizzare alcuna carriera e quindi volevo far trovare la strada alle femmine che volevano giocare a calcio e non ne aveva la possibilità”.
Una esperienza che non ha limite di età: “Abbiamo 5 squadre, dalle Under-10 fino a donne in età adulta, abbiamo sia ragazze che signore di 40-50 anni e anche le stesse mamme delle bambine fanno il corso di calcio adulte”.
Ma per tutte le iniziative come queste e per il movimento in generale, serve non solo passione e formazione di tecnici: “Di recente ho letto di un passo indietro negli investimenti sul calcio femminile, e questo è un enorme dispiacere perché è uno sport che richiede ancora più visibilità e impegno da parte delle istituzioni. Qualcosa è stato fatto ma molto deve essere ancora sviluppato. Inutile paragonare il calcio maschile e femminile: non abbiamo le stesse risorse e la stessa storia nei due sport. Dobbiamo interrogarci di più su quello che c’è da fare per accrescere il movimento, che porta ancora entusiasmo e genuinità rispetto al calcio maschile”. Come non sottoscrivere. Nella speranza che Lady Soccer esca dal contesto milanese, pur bacino d’utenza importante, per espandersi anche in altre città italiane.